Le competenze chiave per la formazione del coach
Le abilità comunicative, relazionali e immaginative che devono rientrare nella formazione di un buon coach secondo quanto indicato da ICF Italia, la Federazione italiana coach
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ICF Italia (Federazione italiana coach), una delle principali associazioni italiane del settore, ha elaborato un elenco delle capacità cruciali nella formazione del coach. Ve ne proponiamo una sintesi.
Formazione del coach: le abilità comunicative
Nella formazione del coach, è essenziale imparare ad ascoltare e a comunicare con efficacia. Significa innanzitutto riuscire a concentrarsi a fondo su ciò che il cliente sta dicendo (con le parole, con i gesti, con il tono della voce) e su ciò che non sta dicendo. Il coach deve creare un’atmosfera rilassata, dove il cliente possa sentirsi a proprio agio e libero di esprimersi. Ai coach ICF Italia consiglia di riassumere e parafrasare quanto che il cliente ha detto durante il colloquio, per assicurarsi di avere compreso a fondo il senso del suo discorso. L’ascolto attivo si accompagna alle domande potenti, questioni capaci di evocare scoperta, perspicacia, impegno e azione. Quelle domande che sfidano ipotesi e preconcetti del cliente, e lo aiutano a interrogarsi sui suoi reali valori e obiettivi nella vita, nel lavoro, nelle relazioni con gli altri.
Formazione del coach: le abilità relazionali
Il coaching è un processo dialogico e interattivo, una relazione che operatore e cliente devono co-creare. Il coach deve saper trasmettere fiducia, integrità personale e onestà. Gli accordi vanno pattuiti con chiarezza, concordando insieme le linee guida e i dettagli organizzativi del processo di coaching: la logistica, i compensi, il calendario degli incontri. ICF invita a usare uno stile comunicativo aperto, flessibile e confidenziale.
Formazione del coach: le abilità immaginative
Abbiamo definito “immaginative” quelle abilità di immedesimazione e, appunto, immaginazione che fanno parte del bagaglio formativo di ogni buon coach. Immedesimazione è la capacità di calarsi nella situazione del cliente e giungere a una comprensione profonda delle sue percezioni, del suo stile di apprendimento, del suo modo di essere, del “qui e ora”. La spinta al futuro, all’azione, alla definizione di obiettivi e strategie richiede invece un buon grado di immaginazione. Il coach affianca, stimola, incoraggia il cliente a seguire le proprie aspirazioni; lo aiuta a sviluppare un piano d’azione che gli consenta di realizzare i suoi progetti di sviluppo e crescita personale, e, quando necessario, è in grado di suggerire nuove idee e possibilità di azione. È compito del professionista infatti verificare la bontà dell’intervento di coaching, identificando i primi successi o intervenendo per cambiare il percorso intrapreso a seconda dei progressi e i mutamenti che si delineano nella situazione del cliente durante il processo di coaching.
Qui, l’elenco completo delle competenze chiave nella formazione del coach secondo ICF Italia.
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