Il coaching in Italia: i dati dell’ottava conferenza ICF

Il coaching si sta sempre più diffondendo anche in Italia. Daniele Bevilacqua, presidente di Italian Coaching Federation, analizza i dati sulla professione

Il coaching in Italia: i dati dell’ottava conferenza ICF

Quante volte ci siamo accorti di non riuscire a essere concentrati su un singolo obiettivo? O di non aver dedicato tempo a sufficiente a motivare il nostro gruppo di lavoro? Una risposta a queste nostre esigenze arriva dal coaching, una professione sta diventando sempre più importante per avvicinarsi al tema della crescita personale. L’ottava conferenza ICF dedicata al tema del “Talento come motore di sviluppo” è stata un'importante occasione di confronto per gli addetti ai lavori per tirare le somme e analizzare gli scenari e la diffusione del coaching in Italia. Daniele Bevilacqua, presidente di Italian Coaching Federation, ha colto l’occasione per fare il punto e riflettere sui dati che riguardano questa professione.

 

La formazione del coach si discosta da quella dello psicologo: i coach italiani sono manager (24,1%), consulenti (16,8%) o formatori (16,5%) e la maggior parte può contare su almeno vent’anni di esperienza lavorativa (30,9%). Il coach può intervenire per aiutare a gestire l’ansia, costruire solide relazioni di gruppo, imparare a capire come fare scelte diverse e migliorare i propri obiettivi di vita.

 

Il coaching in Italia: fenomeno e diffusione

Quello del coaching è un fenomeno nato negli Stati Uniti intorno agli anni 80 e si è diffuso così rapidamente da vantare attualmente un mercato da un milione e mezzo di dollari. In Italia le cifre del coaching sono diverse ma si aggirano comunque intorno ai dieci-quindici milioni di euro. Uno dei motivi che spiegano il coaching in Italia è la sempre maggiore attenzione che si dedica all’apporto del singolo alle questioni di lavoro; il coach diventa una risorsa importante per aiutarci a valorizzarci, contribuendo a farci trovare il nostro talento e a farci emergere nel lavoro.

 

Il coaching in Italia: il percorso individuale

Il percorso di coaching prevede solitamente una decina di incontri da svolgersi nell’arco di sei-nove mesi per permettere al cliente di metabolizzare e applicare i suggerimenti ricevuti. I professionisti del coaching in Italia sono circa mille, concentrati principalmente in Lombardia (36,6%) e nel Lazio (19,5%). La preparazione per lo svolgimento della professione avviene soprattutto frequentando corsi professionali e si riscontra una prevalenza femminile sia tra i coach (58,4%) che tra i clienti che vi si rivolgono (58,2%). Secondo Daniele Bevilacqua la clientela maggiormente femminile del coaching in Italia è causata dai maggiori problemi che le donne devono affrontare per riuscire ad emergere nel mondo del lavoro. Capire come migliorarsi è la chiave per lasciarsi guidare da un professionista lavorando su obiettivi specifici stabiliti durante gli incontri.

 

Fonte immagine: coachingstudio