Liberarsi dalla paura di fidarsi
La paura di fidarsi degli altri inibisce la possibilità di costruire nuove relazioni intime importanti. Superare questa fobia è sempre possibile.
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“Fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio”: ognuno di noi ha sicuramente sperimentato questa sensazione almeno una volta nella vita. Tuttavia, esistono condizioni ed esperienze che più di altre portano a perdere la fiducia negli altri e anche nella possibilità di riconquistare questa possibilità nel tempo.
La conseguenza è la totale sfiducia e la chiusura in se stessi con elevata diffidenza verso chiunque. Le persone che vivono questa condizione possono arrivare a soffrire di quella che viene definita Pisantrofobia: la paura di fidarsi degli altri.
Pisantrofobia, cos’è
La pisantrofobia è una condizione sviluppata nel tempo che determina la difficoltà, e vera e propria incapacità, di fidarsi degli altri. Le persone che soffrono di questa fobia, come ogni altra fobia, vivono il timore di essere traditi, feriti e lasciati dagli altri, anche laddove non vi sia un reale pericolo.
Spesso sono le valutazioni delle situazioni e l’applicazione di pensieri disfunzionali nella lettura delle stesse, che determinano vissuti spiacevoli e la necessità di essere diffidenti e super cauti nelle relazioni.
Alla base ci sono sicuramente esperienze passate di tradimento, perdita della fiducia e abbandono di persone fidate e importanti, su cui si sono investite risorse, affetti e sentimenti. Il dolore e la ferita lasciata da queste situazioni genera una serie di fatiche e comportamenti disfunzionali che portano il pisantrofobico a non riuscire a costruire legami intimi e duraturi, seppur ne avverta la necessità.
Conseguenze della pisantrofobia
La paura di fidarsi degli altri determina molteplici atteggiamenti e comportamenti. La persona che ne soffre infatti:
- Diffida di tutto quanto dicono gli altri, chiunque essi siano
- Ogni volta che cerca di instaurare una relazione rimane scottato, spesso per le condotte iper-controllanti e diffidenti che attiva
- Pretende molte conferme e sicurezze dagli altri, non rispettando i loro tempi e bisogni
- Mette alla prova chi si relaziona con lui, sia esso il partner, un amico o un parente o conoscente
- Diffida di chi incontra
- Ricerca continue rassicurazioni e attiva comportamenti di controllo
- Ha la convinzione di non potersi fidare di nessuno
- Dubita delle proprie possibilità
Tutte questo genera relazioni difficili, spesso brevi e poco profonde in cui il pisantrofobico agisce con cautela, preoccupazione e ansia elevata, nell’attesa di vivere ancora una volta un tradimento e un’esperienza dolorosa. Molto spesso queste persone si isolano, evitano qualsiasi tipo di relazione che implichi un coinvolgimento intimo e un’apertura di sé all’altro, mostrandosi insicuri e timorosi. Questo avviene in differenti contesti di vita: quello di coppia, famigliare, amicale, lavorativo e sociale più in generale
Pisantrofobia e scarsa fiducia in sé
Molto spesso nella paura di fidarsi degli altri è coinvolta anche una scarsa fiducia in sé. Chi vive questa fobia, infatti, percepisce scarsa fiducia nella propria capacità di giudizio e di valutazione degli altri e loro atteggiamenti e comportamenti.
Questo porta a non fidarsi del proprio “intuito” e, convinti di sbagliarsi, evitano i coinvolgimenti per sfuggire dalla possibile delusione e sofferenza.
Inoltre, la poca fiducia in sé porta a credere di non essere abili nel gestire le relazioni e i possibili problemi nelle stesse o le delusioni. Quindi decidono di non mettersi in gioco, alimentando così la propria sfiducia e frustrazione.
Lavorare quindi sulla fiducia in sé e la comprensione delle proprie capacità e abilità, nonché sulla costruzione e apprendimento di strategie relazionali funzionali, è un primo passo per iniziare a fidarsi degli altri e capire quando è possibili aprirsi e quando, invece, è necessario aspettare e coltivare ancora un po’ la relazione.
Pisantrofobia: imparare a chiedere aiuto
Liberarsi della paura di fidarsi degli altri non è sicuramente facile e richiede un percorso lento e a piccoli passi. Il primo step è sicuramente arrivare alla consapevolezza di questa difficoltà e decidere di modificare il proprio vissuto. Da qui chiedere aiuto ad uno specialista, a uno psicologo.
Il lavoro si potrebbe muovere su più fronti. Il primo è quello di cercare di superare le ferite passate, comprendendo la propria possibilità di vivere ancora delle relazioni profonde e di fiducia, oltrepassare la sofferenza e il dolore vissuto. Questo richiede tempo e cura, ma sicuramente è bene decidere di andare oltre il passato e aprirsi a nuove esperienze.
Altro aspetto importante è lavorare sulle convinzioni erronee su di sé, sulle proprie capacità e sulla possibilità di fidarsi di nuovo, oltre a quelle sulla fedeltà e sincerità degli altri. Bisogna imparare a modificare i propri pensieri e a leggere le situazioni, i comportamenti e gli atteggiamenti di chi ci sta accanto. Imparare e sperimentare piano piano esperienze di fiducia, in cui prova a non controllare tutto, a confidare piccole cose di sé ad altri e così via, è una qualcosa che giorno dopo giorno può sicuramente far riacquistare fiducia negli altri e costruire nuove importanti relazioni.