La funzione riflessiva del pensiero
La funzione riflessiva del pensiero nasce come concetto filosofico, ma poi è stato ripreso dagli psicologi dello sviluppo. Fonagy e Bowlby lo hanno messo in relazione con la metacognizione e l'attaccamento.
La funzione riflessiva è una delle funzioni del pensiero che si collega ad altri due fenomeni importanti: la metacognizione e l'attaccamento. La riflessività che fa riferimento alla capacità di pensare a se stessi implementa, quindi, sia una dote individuale di autoconoscenza, ma facilita anche la relazione con gli altri influenzando i rapporti primari.
La nascita del Sè riflessivo
La funzione riflessiva o riflessività nasce da un concetto filosofico: il sé riflessivo di Hegel. Nel 1807 il Sé riflessivo venne descritto con queste parole: "E' solo attraverso la conoscenza della mente dell'altro che il bambino sviluppa il pieno possesso della natura degli stati mentali". Già in questa prima definizione si può accertare questa natura orientata contemporaneamente all'interno e all'esterno dell'individuo. Questo concetto è stato poi ripreso ed ampliato soprattutto dagli psicologi dello sviluppo come Peter Fonagy e John Bowlby. La riflessione di questi studiosi era fondata sulla convinzione che solo attraverso la conoscenza di se stessi si possono coltivare delle relazioni significative con gli altri.
La funzione riflessiva e l'attaccamento
Il legame tra attaccamento e riflessività secondo Fonagy passa attraverso la metacognizione, cioè la capacità di comprendere gli stati mentali propri e altrui e connetterli ai comportamenti attraverso un processo chiamato riflessione. La parte riflessiva del pensiero è la base di questa capacità; il bambino etichetta e dà significato alle proprie azioni e attraverso questa operazione prende delle decisioni come soggetto agente nel mondo esterno. Nello specifico, la riflessività consente di comprendere la differenza tra comportamenti reali e finti; nel campo dell'attaccamento per Bowlby, questo è ciò che consente al bambino di costruire legami duraturi e solidi.
Stili di attaccamento
A partire da queste considerazioni Fonagy ha anche approfondito il legame tra riflessività e stili di attaccamento. La sicurezza dell'attaccamento è un buon predittore della capacità metacognitiva che il bambino sarà in grado di sviluppare. La possibilità di esplorare in tutta sicurezza la mente del caregiver consente di internalizzare modelli operativi sulla relazione tra il Sé e l'altro. Caregiver preoccupati o troppo lontani/freddi impediscono al bambino di potersi comprendere in tutta tranquillità andando così ad influenzare negativamente la funzione riflessiva del pensiero e la comprensione del comportamento altrui.
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