Utilizzo dei social: pro e contro nella professione
L'utilizzo dei social network per promuovere la propria attività o la professione, sono una risorsa o un rischio?
I social network e in generale i mezzi di comunicazione di massa hanno ormai invaso la maggior parte, se non tutti, i nostri contesti di vita con impatti rilevanti. Discordanti sono i pareri rispetto al loro utilizzo, soprattutto rispetto alle modalità e agli effetti positivi e negativi che possono avere. Questo è vero sia nell’ambito della vita personale e relazionale, sia in quello professionale e lavorativo, in cui i social sono diventati uno specchietto pubblicitario.
Molti infatti utilizzano Facebook, Instagram, Linkedin, Twitter, solo per citarne alcuni, per pubblicizzare eventi, corsi, la propria professionalità e attività lavorativa, iniziative, o semplicemente per diffondere informazioni in merito all’ambito di azione, sia esso quello delle vendite, del benessere personale, dell’economia, ecc.
Insomma, i social stanno abbondantemente sostituendo, o quantomeno superando, i classici volantini, le brochure, i cataloghi, i cartelloni pubblicitari, spesso divenendo un valido e diffuso biglietto da visita per il professionista. Ma quali sono gli effetti di questo utilizzo?
Vantaggi nell’utilizzo dei social
Alla domanda perché si utilizzano i social per la propria attività lavorativa, spesso si ottiene come prima risposta perché permettono di raggiungere una grande quantità di persone, in tempi rapidi e spesso a costo zero. Già perché la diffusione sui media è sicuramente maggiore, e potenzialmente mondiale, rispetto a quelle di un volantino, di un cartellone o del caro e vecchio passa-parola, seppur quest’ ultimo in certe realtà sia ancora fondamentale e molto efficace.
Inoltre, la pubblicità è rapida, basta l’impostazione del post e un semplice clic e da questo la condivisione da altri, e il più delle volte gratuita, a meno di scelte di sponsorizzazione o altro.
Tra gli altri vantaggi vi è poi la possibilità di mostrare non solo iniziative ma anche la propria attività quotidiana, con post, foto o video che rappresentano il proprio lavoro e la propria mansione, aumentando la “vicinanza” con i potenziali clienti, paziente, ecc. Questo crea un’immagine di sé non solo come professionista ma anche come persona, generando una reputazione e potenzialmente incrementando la propria attività lavorativa, la clientela, la vendita, anche semplicemente smuovendo qualcosa in chi vede o condivide il post, con grande impatto sulle scelte effettuate.
In questo sicuramente gioca la bravura e l’abilità del professionista nello strutturare un post e l’attività sui social: non a caso sempre più sono i corsi per imparare a gestire la propria immagine sul web in ottica di marketing professionale o professional brand.
Altri pro nell’utilizzo dei social sono la possibilità di incrementare le relazioni e creare rete o possibili collaborazioni lavorative, diffondere nozioni su temi specifici attinenti alla propria professionalità, ricevere sostegno e seguito, ed effettuare quindi una vera e propria azione di marketing.
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Social per la professione: svantaggi e possibili rischi
Seppur i vantaggi siano molti e gli effetti positivi nell’utilizzo dei social siano ampiamente dimostrati ed evidenti, è altrettanto vero che spesso possono diventare un’arma a doppio taglio, specialmente a livello lavorativo.
In primo luogo, possono essere un palcoscenico in cui la propria reputazione o professionalità vengono minate e distrutte. Basta poco infatti per annientare l’immagine creatasi sul web, ad esempio con una foto poco consona pubblicata da sé, da amici o conoscenti, un tag, un post, la condivisione di un contenuto non bene visto dal “pubblico” e così via. Proprio il fatto che sia una diffusione rapida e di massa, fermarla diviene assai complesso così come la successiva ricostruzione del proprio profilo professionale e credibilità.
Inoltre, in alcuni casi l’utilizzo può essere eccessivo e, oltre a distrarre dal reale scopo e mansione lavorativi, può risultare ridondante, prolisso e quasi “fastidioso” al punto da perdere quel seguito creato perché quanto pubblicato risulta poco accattivante e non più motivo di attenzione. Quindi è bene anche calibrare la quantità di informazioni pubblicate e le modalità.
In ultimo, ma ce ne sono molti altri, il rischio di non essere soli, ovvero del fatto che per quanta pubblicità o corretto uso si possano fare, altri potrebbero agire contro, mettere in cattiva luce o semplicemente fare una pubblicità maggiormente efficace, pertanto qui gioca molto la vera professionalità e quindi cosa poi realmente si sa fare, le competenze e gli obiettivi raggiunti, non sempre visibili e dimostrabili sui social.
I social sono sicuramente un buon mezzo per comunicare e gestire il proprio marketing professionale, tuttavia quello che poi fa davvero la differenza è la dimostrazione sul campo di cosa si è in grado di fare, che favorisce il passaparola, le buone recensioni sul web e la pubblicità, non fatta da sé direttamente ma da chi usufruisce del servizio e professionalità. Molto più forte e credibile.
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