Umorismo: ridere aiuta a vivere meglio

Per umorismo s’intende la capacità intelligente e sottile di rilevare e rappresentare l'aspetto comico della realtà. Una sorta di strategia d'interpretare ciò che appare mettendone in evidenza gli aspetti bizzarri e divertenti. Per cogliere le sfumature di significato di una battuta sono richieste abilità linguistiche, semantiche, logiche: una vera e propria palestra per la mente, che ha anche dei benefici fisiologici

Umorismo: ridere aiuta a vivere meglio

Umorismo tra benefici fisiologici e sociali

Ben noti sono i benefici sulla salute dell’umorismo. Alcuni studi hanno evidenziato lo stretto legame tra umorismo e salute: si pensi alle funzioni positive che la risata svolge a livello fisiologico, favorendo soprattutto l’attività cardiaca e respiratoria.

Alcuni autori hanno addirittura paragonato gli effetti della risata a quelli del jogging, in cui sono attivamente coinvolti cuore e polmoni. Non da meno sono gli effetti positivi della risata sul sistema immunitario.

Anche a livello sociale, l’umorismo manifesta i suoi benefici, riducendo la distanza e la pesantezza che può essere presente in alcuni rapporti e contesti producendo un clima piacevole, che consenta una dinamica di scambio.

Inoltre, alcuni studi condotti sull’umorismo e la valutazione del sé concludono che le persone dotate di notevole senso dell’umorismo utilizzano significativamente pochi standard disfunzionali nella valutazione di sé. Nello specifico, si evidenzia che alti livelli di senso dell'humour sono correlati ad altrettanto alti livelli di stima di sé e bassi livelli di percezione dello stress

 

Dall’umorismo, un aiuto psicologico alla comunicazione

Sul versante psicologico, la comunicazione velata di umorismo e ironia assolve a distinte funzioni:

  • aggirare la censura in modo culturalmente corretto. L’umorismo e l’ironia infatti sono strategie indiretta ed efficaci per cogliere nel segno in modo implicito, senza trasgredire le norme e gli standard previsti dal sistema culturale di appartenenza, evitando la censura degli altri, pur però esprimendo un’opinione su alcuni temi che altrimenti sarebbero taciuti (tabù);
  • proteggere lo spazio personale e della propria riservatezza, conservando dignità, compostezza e contegno;
  • rinegozia i significati fra i partecipanti, essendo il contenuto espresso variamente interpretabile dal destinatario (polisemia pragmatica). Ciò consente a chi fa uso dell'ironia di non assumersi pienamente la responsabilità di quanto espresso come se questa passasse dal soggetto che fa dello humour all’interlocutore che lo interpreta.

 

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La voce dell'ironia

La comunicazione ironica è un fenomeno sostanzialmente vocale, originato dal contrasto fra gli aspetti linguistici e paralinguistici dell’enunciato.

La voce assume tendenzialmente un tono acuto e modulato, di intensità elevata e ritmo rallentato, come se fosse una sorta di sottolineatura caricaturale e una marcatura enfatica, una sorta di corsivo di un testo battuto al PC.


L’umorismo e il suo “copione”

Affinché un commento ironico abbia compimento e successo, sono indispensabili tre fasi distinte:

  1. premessa, cioè un bagaglio di conoscenze interpersonali condivise dagli interlocutori;
  2. un evento focale, cioè l'oggetto dell’ironia;
  3. l’effetto ironico, che dipende dal modo in cui il commento ironico è interpretato dal destinatario. Egli può optare per il fraintendimento (il destinatario capisce solo il significato letterale dell’enunciato comico), il disconoscimento (il destinatario ha capito il commento ironico ma decide di fermarsi all'interpretazione letterale), il touche (la comunicazione ironica è arrivata al bersaglio che mostra di aver capito).

Visti i benefici psicologici, fisiologici e relazionali dell'umorismo, sarebbe opportuno cercare di includere l'umorismo fra le nostre abilità sociali, essendo uno strumento efficace per creare una disposizione d'animo opportuna per affrontare le situazioni che richiedono una gestione complessa comportando uno stravolgimento dell'assetto emotivo.

 

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