Stress ed efficacia comunicativa nel public speaking: quale relazione?
Vi è mai capitato di dover prendere la parola di fronte ad una platea? In un convegno, in una riunione di lavoro o semplicemente in situazioni informali come in una serata tra amici e colleghi? Per alcune persone l’evento del public speaking viene vissuto con una certa preoccupazione legata al disagio causato dalla proprie paure. Ma stress ed efficacia comunicativa non sono necessariamente in relazione negativa tra loro: non tutti sono consapevoli che la tensione è spesso il tributo da pagare per prepararsi alla migliore prestazione. Vediamo perché
Come dicono gli inglesi: “no pain, no gain”, ossia senza sofferenza non c’è guadagno, non ci sono risultati. E nel public speaking una delle maggiori sofferenze è imparare a combattere il disagio da tensione emotiva in modo che lo stress non vada ad inficiare la nostra efficacia comunicativa. Bisogna essere consapevoli che le prime faticose esperienze di public speaking saranno ripagate poi dalla grande soddisfazione del risultato ottenuto. La gestione dello stress è un’abilità da public speaker cruciale da sviluppare, poiché l’evento di parlare in pubblico trascina con sé quella percezione di rischio che spesso impaurisce. Tecnicamente parlando, di fronte a questa percezione del rischio il nostro sistema limbico cerebrale, il cosiddetto cervello viscerale, invia un segnale all’ipofisi che rappresenta la centralina del nostro sistema ormonale; a sua volta l’ipofisi reagisce stimolando la produzione di un ormone che ci aiuta a fronteggiare l’evento: l’adrenalina.
L’eccesso di adrenalina produce una serie di reazioni organiche quali: un aumento della pressione sanguigna, un aumento di insulina per ottenere un migliore rifornimento di energia, un respiro più rapido e profondo, una maggiore capacità di concentrazione e di potenziamento dei sensi, soprattutto della vista e dell’udito. Si tratta di una serie di reazioni che potenziano l’organismo ad affrontare quell’evento nelle migliori condizioni psicofisiche. Si dice infatti che l’adrenalina predisponga l’essere umano ad affrontare la situazione a rischio attraverso le due classiche modalità di reazione: la fuga o l’attacco. Ne consegue che la tensione avvertita in un evento di public speaking può essere vissuta come un evento positivo in grado di migliorare la performance individuale in termini di efficacia comunicativa.
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L’efficacia comunicativa nel public speaking passa attraverso lo stress positivo
Nel public speaking un eccessivo rilassamento che nasce dal sottovalutare le difficoltà del proprio impegno risulta negativo negli effetti. L’efficacia comunicativa è legata allo stress positivo, ossia a quello stress che non supera dei livelli di soglia al di sopra dei quali non è più gestibile in modo produttivo. Senza un po’ di adrenalina difficilmente si riuscirebbe a dare alla relazione col pubblico il calore emotivo tanto necessario per conquistarlo ed indispensabile per creare un buon rapporto con tutto l’uditorio. Chi ascolta vuole capire i contenuti, ma soprattutto condividere le emozioni del public speaker interpretandole dal sorriso, dalla gestualità, dal contatto visivo, dalla carica di entusiasmo.
Dunque in un evento di public speaking la relazione tra stress ed efficacia comunicativa ha un effetto positivo sulla performance se la tensione è mantenuta fino ad un certo livello, mentre superando una certa soglia diventa controproducente. Lo stress in situazione di public speaking esiste e probabilmente esisterà sempre, pertanto è importante allenarsi a gestire questo senso di disagio in modo da trasformarlo nella marcia in più con cui affrontare energicamente la platea e raggiungere una certa efficacia comunicativa.
Nella relazione tra stress ed efficacia comunicativa gioca un ruolo cruciale la capacità di trasformare l’evento da tensiogeno a gratificante. Per modificare la percezione emotiva di un certo evento esistono diverse strategie, come per esempio costruire intorno all’evento immagini positive con le tecniche del rilassamento.
Trasformare lo stress da nemico ad alleato vuol dire produrre ed utilizzare energia positiva utile per incrementare la propria performance.
Fonte immagine | RubyGoes