Immagini mentali e rilassamento
Diverse tecniche e metodi di rilassamento si avvalgono dell’utilizzo guidato o spontaneo delle immagini mentali, le attuali acquisizioni della psicofisiologia dimostrano quanto le rappresentazioni immaginative abbiano influenza sulla nostra psiche e sui nostri processi corporei alla stessa stregua di percezioni esterne. Tutt’altro che una fuga dalla realtà, ma una via per una più sana integrazione fra mente e corpo.
Si devono soprattutto allo studioso canadese Allan Paivio (Imagery and verbal processes, 1971) i più noti fra i primi studi condotti in epoca moderna sulle immagini mentali; egli evidenziò come le immagini, soprattutto quelle concrete, vivide e affettivamente rilevanti servano a consolidare i ricordi e, in associazione al canale verbale, conferiscano una maggiore articolazione all’esperienza integrando emozioni e pensieri e aprendo a nuove, molteplici e mutevoli possibilità di significazione. Nel rilassamento si rivelano per questo potenti strumenti di benessere e cambiamento interiore.
Come il cervello “vede” le immagini mentali
Il nostro cervello non fa distinzione fra immagini esterne e immagini mentali, le rappresentazioni immaginative, di qualunque modalità sensoriale, sono “percepite” mediante le stesse aree corticali deputate alla percezione di immagini esterne e inducono, potenzialmente, gli stessi schemi di risposta psicofisiologici.
Se immaginate un fiore di loto questa immagine visualizzata col vostro “occhio della mente” verrà processata dalla medesima area corticale deputata alla percezione di un fiore reale.
E così se immaginate vividamente un bel piatto di pasta quando avete molta fame risponderete con gli stessi riflessi dell’aumento della salivazione e della produzione dei succhi gastrici attivati da un cibo reale. Esperimenti sull’influenza delle immagini mentali sui processi digestivi hanno confermato queste teorie ormai da tempo.
Le immagini mentali nel Training Autogeno
L’immaginazione autogena utilizzata negli esercizi progrediti del Training Autogeno porta ad entrare in contatto con produzioni immaginative lontane dalla nostra volontà cosciente e più vicine a quelle oniriche e per questo potenzialmente cariche si significati simbolici per la personalità di ognuno.
Le immagini mentali, infatti, non sono altro che proiezioni della nostra psiche e per questo veicolo di autoconoscenza e sviluppo delle potenzialità della propria personalità (Thomas, K., Autoipnosi e Training Autogeno, Ed. Mediterranee, 1986.
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Il rilassamento guidato e la meditazione
Le immagini mentali sono utilizzate anche in tutte quelle tecniche di rilassamento e di immaginazione guidata dove è il conduttore a guidare le produzioni immaginative dei partecipanti attraverso i più vari scenari allo scopo di favorire la distensione e il rilassamento.
Oltre che nel rilassamento, le immagini mentali sono utilizzate anche in alcune tecniche di meditazione che mirano a produrre un restringimento del campo di coscienza focalizzando l’attenzione su specifiche immagini mentali piuttosto che su un Mantra o sul respiro.
Le immagini mentali in psicoterapia
Anche diverse tecniche psicoterapeutiche si avvalgono dell’utilizzo di immagini mentali e di tecniche immaginative come ad esempio i procedimenti di desensibilizzazione sistematica utilizzati nella terapia cognitivo-comportamentale di alcune fobie (Giusti, E., Tecniche immaginative, Sovera, 2007).
Le immagini mentali costituiscono la base anche di molte tecniche di rilassamento per bambini e adolescenti, per loro natura più spontanei e meno prevenuti all’utilizzo della fantasia e del gioco, per favorire la concentrazione e l’apprendimento (Murdock M., L' immaginazione guidata con i bambini e gli adolescenti, Astrolabio, 1989).
Che relazione c'è tra immagini mentali e meditazione?
Immagine | TheAntipathy