I video e la condivisione in rete delle emozioni

La condivisione in rete di emozioni passa soprattutto attraverso i video: diventano in breve tempo “virali” quelli dai forti contenuti emotivi, meglio se contrastanti. Umorismo, rabbia o disgusto sollecitano il nostro impulso ad “agire” … in un “click”!

I video e la condivisione in rete delle emozioni

Perché certi video su youtube contano su una rapida condivisione in rete acquistando in breve tempo una popolarità enorme, mentre altri rimangono praticamente nell’ombra?

La risposta arriva dagli USA: l’impulso a condividere un video dipende dal suo contenuto emotivo, emozioni contrastanti o molto forti creano uno stato di tensione che ci spinge impulsivamente a reagire... in questo caso in un click che innesca un contagio emotivo che rende in breve tempo “virale” quel contenuto sulla rete.

 

In che modo le emozioni influenzano la condivisione in rete?

Yes, We Can, lo slogan della prima campagna presidenziale di Barack Obama, è diventato ormai il simbolo epocale grazie alla diffusione “virale” che ebbe quel video in rete nel 2008. Cosa ha giovato a tanta fortuna? Non la qualità e l’interesse per i contenuti, ma le emozioni suscitate.

Un gruppo di ricercatori americani ha indagato in che modo le emozioni suscitate dai video postati su internet influenzano la probabilità che siano diffusi e condivisi sulla rete.

 

La condivisione in rete funziona per contagio emotivo

I soggetti reclutati per la ricerca sono stati esposti alla visione di contenuti video di youtube differenti dal punto di vista dell’impatto emotivo: video divertenti e umoristici, video che evocavano emozioni negative come rabbia o disgusto e video “neutri”dal punto di vista emozionale.

I partecipanti erano maggiormente propensi a condividere i video che evocavano emozioni, sia positive che negative, rispetto ai contenuti neutri: sarebbe il contagio emotivo quindi a suscitare in prima battuta l’attenzione e la condivisione di un video in rete e non la qualità del suo contenuto.

 

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I video più “virali” suscitano maggior attivazione emozionale

Un altro risultato interessante di questo studio è quanto emerso riguardo al livello di attivazione emotiva suscitata dai video condivisi. I video che in breve tempo risulterebbero “virali” in rete, infatti, sarebbero quelli non solo dal contenuto emotivamente significativo, ma anche sufficientemente forte da sollecitare uno stato di attivazione (arousal) nell’utente.

I risultati indicherebbero una specie di “gerarchia dell’eccitazione”: i video che avrebbero maggior probabilità di condivisione sarebbero quelli che suscitano le emozioni positive più forti o indefinite lasciando nell’utente uno stato di attivazione diffusa.

 

Condividere emozioni in rete rafforza l’appartenenza ad un gruppo

Un ultimo aspetto interessante è quello legato alla validazione sociale: le persone sono più propense a seguire le indicazioni degli altri se questi fanno parte del loro gruppo di appartenenza (in-group), pertanto se un video ci viene segnalato da una persona che conosciamo, avrà maggiore credibilità e saremo più propensi a condividerlo a nostra volta.

Questo meccanismo, nella ricerca in questione, sembra giocare un ruolo di qualche rilevanza nella condivisione di video che suscitano forti emozioni negative come rabbia o disgusto.

I video dai contenuti sconvolgenti, provenienti da estranei, venivano ritenuti interessanti da condividere con i propri amici presupponendo che, proprio perché “simili”, questi avrebbero avuto le stesse reazioni emotive. Questo tipo di condivisione rafforzerebbe il senso di identità e di appartenenza al gruppo.

 

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