Comunicare le emozioni sui social network
Social network emotivi? A quanto pare gli utenti di Internet sono maturati perché le ricerche più recenti dimostrano quanto sappiamo comunicare online. Anche la tecnologia si adegua con una nuova piattaforma emotiva.
Le prime teorie sulla comunicazione digitale non consideravano assolutamente l'eventualità di una vita online socialmente ricca. Negli anni '80 le emozioni non potevano (o meglio non si credeva potessero) oltrepassare lo schermo, ma oggi si assiste ad un'inversione di tendenza. I social network, il cui nome mette in primo piano la socialità di questi ambienti, sono i veri protagonisti della Rete e tanti sono gli strumenti come le teorie che supportano alla comunicazione delle emozioni.
Le emozioni su Twitter
Un recente studio pubblicato su Science ha delineato come avvenga la comunicazione delle emozioni via twitter: come, quando e perché in 84 paesi. Lo studio si è basato sull'analisi del contenuto di messaggi digitati in un periodo di circa due anni, focalizzandosi in modo particolare sugli utenti più attivi, cioè quelli che interagiscono frequentemente e che lo fanno pubblicamente. L'analisi è stata impostata per ricercare quei termini che hanno una forte connotazione emotiva, sia positiva (entusiasmo, ottimismo e piacere), sia negativa (paura, rabbia o colpa). I tweet, nonostante la loro brevità, sono messaggi intrisi di emozioni che rivelano pensieri, eventi e speranze. Dall'analisi emerge un modello che individua una serie di regolarità:
- le emozioni positive sono più presenti nei messaggi del mattino, dalle sette alle nove
- le emozioni negative diminuiscono tra le tre e le sei del pomeriggio
- nelle ore serali queste frequenze di equivalgono
- durante la notte gli utenti sono più propensi a scrivere delle proprie emozioni rispetto al resto della giornata.
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Un piattaforma emotiva
Un'ulteriore testimonianza della capacità di trasmettere i propri sentimenti via Internet è la nascita della prima piattaforma sociale dedicata specificatamente alle emozioni: emotID. Lo strumento, messo a punto grazie alla collaborazione di psicologici ed informatici, aiuta a definire il proprio stato emotivo al fine di comunicarlo. Lo scopo non è semplicemente descrittivo, bensì emotID vorrebbe supportare anche la conoscenza di sé e il miglioramento. Se ci si scopre pessimisti e si vuole cambiare, la piattaforma individua una serie di suggerimenti utili a raggiungere il proprio target. A livello sociale è possibile trovare o avvicinarsi a persone simili o dissimili da sé.
"Il nuovo approccio non è più il classico 'ciao, come stai' - dice il fondatore, l'imprenditore Michele Fariselli - ma 'ti voglio abbracciare' perché ho capito quello che stai provando, oppure 'ti do una pacca sulla spalla' per farti capire che ti sono vicino. La possibilità di condividere le proprie emozioni con gli altri, piacevoli o spiacevoli che siano, è alla base di qualsiasi rapporto che vada oltre la pura apparenza: nel mondo EmotID le persone si cercano e si trovano mettendo a nudo le emozioni".