L'educazione digitale per sconfiggere lo stress da nuove tecnologie

Il technostress è un concetto che è stato coniato per evidenziare lo stato di nervosismo causato dall'adozione delle Nuove Tecnologie nell'ambito lavorativo. Oggi però le tecnologie mobile hanno invaso ogni aspetto della vita e ci "costringono" ad un lavoro continuo per rendere parallele la vita online e quella offline. Anche ciò è fonte di stress, stress da uso "insano" delle Nuove Tecnologie, ma per combatterlo dovremmo cominciare con l'educazione digitale

L'educazione digitale per sconfiggere lo stress da nuove tecnologie

Non si tratta di uno scherzo, l'uso inconsapevolmente eccessivo delle Nuove Tecnologie causa sintomi da stress reali che intaccano la salute psicofisica.

Da una ricerca di Netdipendenza Onlus emergono dei dati interessanti e che non possono essere presi sottogamba: mal di testa, disturbi del sonno, gastrite e attacchi di ansia sono all'ordine del giorno.

Il 45% degli intervistati (1009 mobile workers in totale) sostiene di aver già sofferto di problemi di salute a causa dell'uso intensivo dei device elettronici. L'indagine riguarda i lavoratori, ma se prendiamo in considerazione le cause ci rendiamo conto che questi sintomi possono colpire chiunque a causa dell'abbondanza di tecnologia e del loro uso smodato.

 

La filosofia All Line

L'espansione delle tecnologie mobile ha reso le nostre vite sempre più sincrone tra offline e online; non possiamo più pensare ad una contrapposizione tra due mondi diversi, ma si tratta di trovare un parallelismo che ci renda riconoscibili e che crei continuità tra i due ambienti.

La filosofia All Line, tipica del marketing, fa riferimento proprio allo sforzo di creare una sinergia tra la vita fuori e dentro la Rete, di miscelarle e di farle procedere parallelamente.

Ciò può portare, anche erroneamente, nella vita di tutti giorni ad un'attenzione costante e continua alla Rete, ad una assidua testimonianza di ciò che accade ogni secondo.

Tradotto in parole povere: in ogni momento dobbiamo dire cosa stiamo facendo o controllare cosa stiano facendo gli altri per commentare. Non pensate sia un pò stressante? Non pensate che sia uno stile comportamentale ansiogeno?

Se esiste una regolamentazione sull'uso delle NT in ambito lavorativo affinché i lavoratori non vengano colpiti da sintomi di tecnostress, cosa fare in ambito privato?

 

Educazione digitale

Fermiamoci a pensare! Il problema non sta nei Social Network, poiché nessuno ci obbliga a postare ogni 10 secondi. Non credo che sia solo una questione del singolo utente che vorrebbe usare di meno questi strumenti, ma se non lo fa si sente tagliato fuori. Forse l'entusiasmo per strumenti dalla grande potenzialità ci è sfuggito di mano.

Ci servono regole, ci serve un'educazione digitale, non intesa solo come istruzione all'uso corretto degli strumenti tecnologici. L'educazione digitale dovrebbe comprendere anche la consapevolezza di tale uso, quando e quanto ci serve e a padroneggiarlo invece di sentirci soverchiati da esse. L'educazione digitale fa riferimento all'anima sociale delle NT e non solo a come usare gli ultimi modelli.

Nelle nostre scuole si parla molto della necessità di introdurre una strumentazione tecnologica adeguata (punto assolutamente importante), ma gli insegnanti e i genitori devono riflettere anche su come usare le tecnologie e spronare i ragazzi ad essere consapevoli di come usarli, di gustarsi certi attimi senza pensare immediatamente a come riversarli sullo schermo.

 

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