Self empowerment, cos'è

Essere consapevoli delle proprie potenzialità e avere fiducia in esse operando scelte consapevoli e assumendosi responsabilità e vivendo con positività: questi gli elementi che possono fare la differenza e portare a una vita più soddisfacente in nome del self empowerment.

Self empowerment, cos'è

Nella società odierna in cui il cambio di rotta è all’ordine del giorno e flessibilità, dinamicità e apertura al cambiamento sono costanti che caratterizzano i diversi ambienti di vita, il self empowerment diventa l’elemento che fa la differenza. Cerchiamo di capire di cosa si tratta.

 

A livello generale possiamo dire che è un processo che porta ad accrescere le proprie potenzialità e risorse e sfruttarle al meglio, a vedere la realtà in modo maggiormente positivo, nonché a provare una sensazione di controllo sulle decisioni e sulle situazioni.

 

È una sorta di potenziamento, una presa di potere e accrescimento del potenziale personale e come tale, lo si può sviluppare attraverso esercizi e uno specifico "allenamento".

 

Cenni storici per comprendere l'origine del Self-empowerment

Zimmermann e Rappaport, negli anni ’80, introdussero il termine Empowerment all’interno della psicologia della comunità per indicare una caratteristica distintiva di alcuni loro pazienti che era determinante per una buona riuscita del percorso comunitario.

 

Si parlava di un insieme di speranzosità verso il futuro, locus of control interno (la sensazione di avere il controllo della propria vita e degli eventi, senza attribuzione delle cause all’esterno), ricerca delle risorse all’interno di sé e utilizzo delle stesse con fiducia.

 

I ricercatori parlano di Empowerment organizzativo, socio-politico e di comunità e individuale. È proprio quest’ultimo a prendere piede nelle ricerche dell’italiano Bruscaglioni che conia e definisce il Self-Empowerment come un fattore psicologico che determina un sentimento di protagonismo del soggetto, fa percepire un senso di controllo e di possibilità di scelta nella propria vita, permette l’utilizzo delle proprie risorse e la costruzione di nuove opportunità.

 

Essere (Self)-Empowered permette di essere autore della propria vita, essere al centro delle scelte effettuate e vivere un senso di autoefficacia personale e fiducia nelle proprie capacità. Questo non in senso assoluto ma in relazione ad un ambito di vita o condizione specifica. Va da sé che l’aumento di empowerment in un’area, influenza anche il modo di vivere le altre.

 

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Cosa determina il self-empowerment?

Le dimensioni da considerare sono il senso di autoefficacia che permette ai soggetti di sentirsi abili, capaci di provare un senso di adeguatezza e possibilità di azione di fronte a diverse condizioni.

 

A questo va associata l’attribuzione interne delle causalità, il famoso locus of control interno citato prima, per cui la responsabilità delle cose che accadono è attribuibile al soggetto e non alla realtà esterna. È chiaro che avere la sensazione di essere artefici del proprio destino aumenta il senso di autoefficacia, autostima e controllo.

 

Il pensiero positivo e il focus sulle opportunità, risorse e potenzialità piuttosto che sulle mancanze e insuccessi, permette di incrementare le energie, di sviluppare una visione in termini di successo e possibilità e di individuare i margini di miglioramento e cambiamento. Questo va a braccetto con un maggior senso di fiducia, speranza e determinazione. Il pensiero negativo invece crea senso di impotenza e stallo.

 

Il self-empowerment è un percorso di crescita e miglioramento che permette di soddisfare un desiderio e sperimentare motivazione e benessere psichico. Ovviamente è necessario non dimenticarsi della dimensione collettiva e sociale in cui l’empowerment viene sperimentato e rinforzato dagli esiti di successo.

 

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Self-empowerment: in quali contesti?

Sicuramente il contesto in cui prende maggiormente piede è quello lavorativo in cui l’assunzione della consapevolezza delle proprie risorse e la definizione di scopi da raggiungere diventano fondamentali per fare la differenza ma anche per lavorare in modo soddisfacente.  

 

Si tratta di una revisione del proprio modo di lavorare e delle proprie potenzialità nel lavoro svolto o di presa di decisione rispetto ad un cambiamento, con attivazione delle risorse necessarie e una visione positiva e di opportunità.

 

Nella vita famigliare e quotidiana è qualcosa che permette di essere e stare in modo autentico e consapevole nelle relazioni, scegliendo come stare e agire in modo consapevole e non facendosi travolgere dall’impulsività o dalle decisioni altrui. 

 

Nel contesto terapeutico è l’assunzione consapevole del proprio ruolo attivo nel percorso di guarigione e miglioramento, è la messa in campo di desideri e risorse e il mettersi al centro della propria esistenza osservandola con positività.

 

In generale quindi un percorso di self-empowerment nei diversi contesti permette di vivere gli stessi con consapevolezza di sé e delle proprie risorse, utilizzandole al massimo delle loro potenzialità, avendo fiducia in se stessi, motivazione, una visione positiva e un senso di controllo sulle cosa.

 

Ciò che accade dipende dalle nostre scelte e la possibilità di scegliere crea responsabilità ma anche opportunità. Essere artefici attivi della propria esistenza, credendo in se stessi e sperimentandosi genera benessere ma anche la capacità di rialzarsi in caso di sconfitta o fallimento perché si attivano le risorse necessarie per ripartire in modo consapevole e funzionale.

 

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