Il Cammino lungo la Via Francigena
Il cammino lungo la Via Francigena può rivelare sorprese a chi lo intraprende: accanto alle meraviglie della natura e dei borghi, infatti, per il pellegrino che si mette in viaggio c'è sempre lo stupore legato a delle vere e proprie "scintille" di rivelazione interiore
Con il suo articolato percorso, la Via Francigena è impropriamente chiamata da tutti "Via". E invece si tratta, per l'esattezza, di un fascio di vie avente come particolarità quella di essere sempre in divenire. In tanti, infatti, provvedono - spesso con cartelli e segnaletiche fuorvianti - a disegnare un itinerario che, in questo modo, rischia di portare letteralmente “fuori strada” le tante persone in cammino. Il pericolo, insomma, è che ci si ritrovi smarriti perché qualcuno ha pensato bene di deviare con cartelli fasulli la faticosa marcia del pellegrino! E tutto per motivi commerciali. Si pensi, ad esempio, alla “furbata” di dirottare gli ignari viaggiatori verso un particolare bar o bed&breakfast. Davvero triste se si pensa che nell'antichità il cammino della Via Francigena ha invece rappresentato una via di culture e, in virtù di questo, è stata poi riconosciuta dal Consiglio d'Europa come “Grande Itinerario Culturale”.
Ma qual è il percorso della Via Francigena?
Una cosa è certa: si tratta sicuramente di un percorso molto esteso, se si pensa che arriva a congiungere nientemeno che il Nord Europa con Roma. In Italia, poi, tocca ben sette regioni: Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana e, naturalmente, il Lazio, con l'arrivo nella capitale della Cristianità. Quella della Via Francigena è stata, ad ogni modo, una scoperta recente e graduale: almeno per quanto riguarda l'impegno a riportarla “in superficie”, trattandosi di un intrico di vie che giacevano sotto la costruzione delle strade moderne, le quali, in molti casi, non hanno fatto che ricalcare il percorso già tracciato durante il medioevo e l'età romana. Va infine detto che sono sicuramente più d'una le motivazioni che spingono a mettersi in cammino con tanto di zaino in spalla. Non si tratta, infatti, solo di religione, il percorso è soprattutto un modo per distendere la mente, avvicinarsi di più agli altri e assaporare, con ritmi più lenti, il piacere di meditare e di contemplare, oltre che la natura, anche i piccoli gioielli architettonici e i borghi in cui ci si può facilmente imbattere.
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