L'altruismo nei bambini

L'altruismo nei bambini esiste? e che funzione ha? Nuove ricerche hanno evidenziato una radice genetica e una manifestazione di comportamenti altruistici già nei primi mesi di vita. Esistono anche training specifici aiutano a sviluppare l'altruismo nei bambini, futuri adulti migliori.

L'altruismo nei bambini

 

L'altruismo non è un semplice gesto di cortesia, ma comprende tutti quei comportamenti che vengono messi in atto a favore di un'altra persona senza che ci sia un vantaggio per chi li compie. Il comportamento altruistico è stato oggetto di molte ricerche, soprattutto per riuscire a capire se davvero si "fa niente per niente". L'altruismo nei bambini aggiunge altre domande: è vero altruismo? quando nasce? nei confronti di chi?

 

Le misure del cervello influiscono sull'altruismo nei bambini e negli adulti

Una prima risposta a queste domande proviene dagli studi di neurofisiologia. Pare infatti che l'altruismo dipenda dalle misure di determinate zone cerebrali: maggiore è l'ampiezza della giunzione temporoparietale, maggiore è la predisposizione verso gli altri. I ricercatori dell'Università di Zurigo sostengono che il cervello induce ad un maggior altruismo e che queste azioni modifichino a loro volta il substrato neurologico rendendo stabile questa inclinazione. Questa specificazione della scoperta comporta delle felici conseguenze. Sopratutto in un cervello in formazione, training appropriati consistono in un allenamento che può aumentare l'altruismo soprattutto nei bambini dotati di grande plasticità.

 

Altruismo, bambini e norme di uguaglianza

Dagli studi psicologici ci sono numerose conferme sull'insorgenza in tenera età di comportamenti altruistici. Già a 15 mesi i bambini percepiscono differenze nella distribuzione di cibo in un gruppo di pari. Un esperimento è stato condotto mettendo in scena una "merenda" tra gli scienziati. In un caso la distribuzione dei cracker era equa, in un'altra qualcuno otteneva più cibo. In caso di eventi inaspettati (violazione dell'aspettativa) i bambini tendono a prestare più attenzione perchè sorpresi. Durante l'esperimento i 47 bambini esaminati hanno passato più tempo ad osservare il recipiente in cui c'era più cibo. A 15 mesi quindi la violazione della norma dell'uguaglianza conferma il riconoscimento di uno degli aspetti fondamentali dell'altruismo.

 

Altruismo e bambini italiani

L'altruismo per i bambini può essere anche un'ancora di salvezza, un metodo per ridurre l'aggressività. Lo sanno bene gli alunni della scuola media di Genzano (Lazio) che sono stati inseriti in un progetto pilota che li aiutasse ad interiorizzare i capisaldi del comportamento prosociale. Lo scopo era quello di aumentare la collaborazione e ridurre il bullismo. I 130 bambini dovevano diventare abili nella gestione delle emozioni: riconoscimento e comprensione della propria e dell'altrui prospettiva. Attraverso il confronto delle emozioni, dice lo psicologo Gian Vittorio Caprara, è stato possibile aumentare la prosocialità, intesa come insieme di comportamenti volontari messi in atto a beneficio degli altri, che funziona da facilitatore nel recupero di soggetti aggressivi, ma soprattutto è un potente fattore protettivo.

 

Immagine | Chris Penny