Il doppio legame tra violenza e potere
Negli ultimi mesi si sta discutendo molto della connessione tra potere e violenza. Possibile che sia tanto difficile non farsi prendere la mano?
La violenza può assumere molte forme e nasce anche da differenti pulsioni. Spesso la sua controparte è il potere: chi è in posizione superiore esercita la sua influenza anche attraverso la violenza o si sente giustificato e protetto dalla propria superiorità.
Questo si riscontra sia nella violenza di genere (spesso l’uomo si considera più potente socialmente, oppure occupa più frequentemente posizioni di rilievo), ma anche ad esempio, tra adulti e bambini.
Ma quanto ci comportiamo male
La disparità di potere tra uomo e donna, può sfociare in diversi comportamenti inopportuni, facciamo un po’ d’ordine:
> Violenza: la violenza è tale quando sussiste un’aggressione di tipo fisico, anche se non necessariamente a sfondo sessuale. La disparità di potere tra aggressore e aggredito molto spesso può essere la causa di un comportamento violento.
A livello sociale spesso si avverte ancora l’idea che le donne con il “no” in realtà comunichino una finta ritrosia e che apprezzino un atteggiamento aggressivo. Tale visione è anche alla base di molte sceneggiature di film per adulti che perpetrano questa finta idea.
> Molestie: molto si è detto in questi mesi delle molestie, di quando fosse il caso di definirle tali. La molestia non comporta un’aggressione fisica, ma comportamentale; rientrano in questa categoria le vandalizzazioni, lo stalking, la sorveglianza continua, l’invio continuo di messaggi o regali. Ma come distinguere tra un complimento non gradito e la molestia.
La reiterazione di un comportamento che già una volta non è stato accettato o gradito diventa una molestia. In questo caso la disparità di potere è il fattore che può impedire alla vittima di esplicitare il proprio disappunto rendendo la molestia più sottile, velata e incomprensibile agli occhi altrui.
> Abuso: si parla propriamente di abuso proprio quando alla violenza si associa una disparità di potere. Petruccelli, docente di psicologia criminale, sottolinea come un gap tra abusato e abusante permetta al primo di esercitare della forza coercitiva aggravando quindi la sua azione, sia che si tratti di violenza, sia in caso di molestie.
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Il potere alla base della violenza
Il potere non è solo una scusante della violenza, in quanto la relazione tra questi due elementi è a doppia via. La violenza infatti è anche un modo per ottenere il controllo della vittima.
Questo meccanismo è esattamente quello alla base della violenza domestica. In questo caso la forza psicologica e fisica del partner viene utilizzata come arma che induce la vittima a credersi debole e in suo potere: sei sola, sei sciocca, sei debole, senza di me non sei nulla. Ovviamente quando questo potere viene concesso non fa che rafforzare il comportamento violento in quella che è definita la spirale della violenza.
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