Cos'è la Femtech, la tecnologia femminile
App e dispositivi sono un nuovo modo per le donne di monitorare il proprio stato di salute, ma anche organizzare la propria fertilità I pro e i contro della tecnologia femminile.
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Molte sono le realtà aziendali, spesso start up, che negli ultimi anni hanno orientato i loro investimenti nella FemTech ovvero la tecnologia femminile. Un nome forse ambiguo ma che nella realtà fa riferimento a una serie di app e dispositivi focalizzati eccezionalmente solo su aspetti della salute del mondo femminile.
Cos’è la Femtech
Quando si parla di tecnologia femminile o Femtech si fa riferimento ad una serie di tecnologie che orientano la loro azione e focus sul mondo femminile.
Realtà nata dall’idea di un’imprenditrice danese Ida Tin, madre dell’app Clue utilizzata per monitorare il ciclo mestruale con un calendario tecnologico che permette di controllare l’andamento del ciclo e possibili variazioni al fini di garantire un monitoraggio delle differenti fasi, permettendo così una migliore gestione della fertilità.
Da qui però tante sono le tecnologie nate a sostegno della comprensione del mondo femminile e delle variazioni corporee. L’idea di fondo è quella di offrire alle donne strumenti per migliorare la consapevolezza del proprio corpo e sue modifiche, nonché monitorare l’insorgenza di sintomatologia di alcune patologie e i periodi di possibile procreazione.
Ma le app non sono le uniche misure adottate. Dispositivi diversi hanno infatti preso piede e prevedono, ad esempio, tiralatte silenzioso, tamponi, reggiseni in grado di percepire la variazioni del calore corporeo, ecc.
Misure funzionali allo studio di possibili sintomi e segnali del corpo femminile rispetto ad alcune patologie e malattie, nonchè un monitoraggio della salute della donna. L’idea di base infatti prevede l’invio alle aziende produttrici attraverso app e software di dati che possono essere utili per la ricerca e per migliorare la risposta alle patologie femminili.
La Femtech: un’arma a doppio taglio
Se da un lato è possibile sfruttare la tecnologia pensata per il mondo femminile al fine di migliorare la consapevolezza delle donne del proprio corpo e dare supporto nel monitoraggio delle sue variazioni, la tecnologia femminile può rivelarsi un’arma a doppio taglio.
Seppur siano sempre precisissime queste app, dispositivi tecnologici e software che operano sulla base di algoritmi e sistemi, è potenzialmente impossibile che tengano conto in modo accurato della grande variabilità tra donna e donna e delle sottigliezze che solo medici e specialisti possono conoscere e riconoscere.
Spesso si è verificato un uso inappropriato delle app, affidandosi completamente ad esse e non ascoltando i segnalo del proprio corpo. Molti infatti sono i casi, ad esempio, di gravidanze indesiderate dovute ad errori di calcolo dei sistemi o semplicemente a variazioni del ciclo mensile che esulano dalla normalità e che difficilmente possono essere percepiti da elementi tecnologici.
Sulla salute e soprattutto sull’andamento del ciclo mestruale tantissimi sono i fattori che possono influenzare il normale andamento: dall’alimentazione, allo stress, all’esercizio fisico, problematiche psicologico, altre patologie, è impensabile che anche il sistema più sofisticato possa essere completamente in grado di considerato tutto questo e soprattutto per la singola donna.
Questo non vuol dire non utilizzare queste app o dispositivi, ma farlo con estrema coscienza e tenendo conto che solo la propria consapevolezza e il vero ascolto del proprio corpo, e del parere medico in caso di anomalie, potrà essere funzionale a ridurre le criticità e monitorare una cosa preziosa come una possibile gravidanza.
Femtech: alcuni numeri
Tantissime sono le tecnologie a disposizione e le aziende che investono a livello di ricerca e di sviluppo di strumenti per il mondo femminile. Nel 2017 infatti secondo un’analisi della Frost & Sullivan gli investimenti in questo settore sono stati di oltre un miliardo di dollari che indica una grande attenzione a queste tematiche e anche una cura e attenzione per il mondo femminile.
Questa può sicuramente rappresentare una buona notizia, se si pensa alla possibilità, attraverso i dati raccolti, di studiare fenomeni del mondo della salute femminile e adottare migliori strategie di cura e prevenzione.
Ovviamente questi dati sono un supporto alla ricerca che si basa su innumerevoli ricerche specifiche e specializzate. Importante quindi guardare a questo mondo con senso critico e responsabilità, imparando ad ascoltare il proprio corpo e i suoi messaggi e migliorando la consapevolezza su di esso e i suoi cambiamenti, non solo nel mese ma anche nel lungo periodo.