Il gioco suggerito: quando l’adulto ricomincia a giocare

Il gioco è sempre vista come un’attività da bambini, ma è un importante momento di apprendimento. Quando l’adulto gioca e suggerisce azioni o attività diverse il bambino viene stimolato ad andare oltre le attività che spontaneamente metterebbe in atto: vediamo insieme come

Il gioco suggerito: quando l’adulto ricomincia a giocare

Il gioco suggerito è probabilmente la prima esperienza di gioco del bambino che comincia la propria esistenza in compagnia di adulti più competenti.

Se il gioco libero è una vetrina in cui il bambino si può esprimere, spessissimo gli adulti suggeriscono il tipo di gioco, le azioni e anche il significato da attribuire all’esperienza di gioco. Ma quali sono le caratteristiche di questa esperienza?

 

Modellamento e gioco suggerito

La prima strategia usata nel gioco suggerito, sia dai genitori, sia dagli educatori è il ‘modellamento’. Il modellamento in psicologia fa riferimento a uno dei principali meccanismi dell’apprendimento che è ben visibile nell’attività ludica quando l’adulto mette in atto una dimostrazione pratica dell’azione che vuole suggerire al bambino.

Ciò include ovviamente l’uso di strumenti (più o meno sofisticati) e di azioni complesse che spontaneamente il piccolo non ha ancora messo in atto.

In letteratura ci sono alcuni suggerimenti su come usare questa tecnica naturale in modo più strutturato, soprattutto per evitare di suggerire troppo o troppo spesso. È utile tenere a mente questi 4 passaggi:

1. familiarizzazione del bambino con l’ambiente (qualora non sia a casa) per farlo giocare liberamente con gli oggetti a disposizione;

2. dimostrazione del gioco suggerito accompagnata dalla descrizione verbale di ciò che sta accadendo;

3. nuova fase di gioco spontaneo (almeno una decina di minuti) che si conclude con la richiesta di mostrare il gioco presentato nella fase precedente;

4. fase di ‘valutazione’in cui cercare di comprendere cosa del gioco suggerito sia stato compreso dal bambino, come indicatore delle sue preferenze personali.

 

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Il gioco suggerito e la zona di sviluppo prossimale

Il gioco suggerito non ha valore solo perché suggerisce una novità, ma anche perché l’interazione con un adulto competente offre al bambino la possibilità di sperimentarsi in attività che da solo ancora non potrebbe fare.

A tale proposito lo psicologico russo Lev Vygotskij propone un concetto esplicativo fondamentale in psicologia dello sviluppo: la zona di sviluppo prossimale.

Tale zona è un’area sensibile caratterizzate da competenze non ancora sviluppate perché possano essere usate in modo indipendente, ma che grazie all’adulto competente il piccolo riesce ad esprimere. Attraverso il dialogo viene interiorizzato il suggerimento velocizzando l’espressione delle potenzialità del bambino.

 

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