Diventare genitori: come una donna si trasforma in una mamma
Studi recenti dimostrano che la maternità incrementa alcuni tipi di cognizione, migliora la resistenza allo stress e rafforza la memoria. Ebbene sì, diventare genitori vuol dire anche cambiare cervello grazie all’arrivo di un figlio, vediamo come
Nel diventare genitori spuntano nuovi neuroni, alcune aree cerebrali crescono di dimensioni, una cascata di ormoni investe il normale assetto fisiologico della donna.
Il risultato della gravidanza è un cervello diverso e, per certi aspetti, migliore o quanto meno un cervello capace di barcamenarsi fra le tante difficoltà della vita quotidiana pur restando sempre puntato dritto come un raggio di laser sul neonato. Quante donne prima di avere il primo figlio evitano l’odore dei bambini, compresi nipoti e figli di amiche? Bene, dopo essere diventate madri si scopre di non avere nessuna difficoltà a ficcare il naso nel pannolino del proprio figlio per capire se ha bisogno di essere cambiato.
Oltre all’elaborazione degli indizi olfattivi, di importanza cruciale per i genitori, anche altre alterazioni avvengono nell’area cerebrale mediale dell’amigdala. Qui infatti risiede anche il controllo del comportamento di risposta ad aggressioni e minacce: la madre bada bene a controllare i potenziali rischi per il suo piccolo e mette in atto maggiori comportamenti difensivi e di evitamento.
Tuttavia malgrado sia stato riscontrato che le mamme agiscono in modo complessivamente più cauto, esse diventano comunque molto più decise poi di fronte ai pericoli di quanto non fossero prima di diventare madri.
Psicologia della gravidanza, la salute e il benessere della donna
Diventare genitori: cervello da mamma
Nel diventare genitori dunque il cervello va incontro a metamorfosi strutturali. Attraverso immagini di risonanza magnetica nucleare alcuni ricercatori del National Istitute of Mental Health hanno trovato un significativo incremento della materia grigia nel cervello di alcune donne nelle settimane o nei mesi successivi alla nascita di un bambino.
La materia grigia, che deve il suo nome al colore dei corpi cellulari, è uno strato di tessuto particolarmente ricco di neuroni. La crescita osservata dai ricercatori era visibile in tutte quelle aree implicate nella cura dei neonati.
Quando si diventa genitori, nello specifico madri, il riarrangiamento strutturale coinvolge anche l’ipotalamo, una regione cerebrale importante nella regolazione degli ormoni associati con gli aspetti basilari dei comportamenti legati alle emozioni.
In questa area i neuroni si ingrossano con la maternità e diventano più attivi ma non solo, vi è un aumento numerico dei recettori degli oppioidi che fanno schizzare in alto le sensazioni di piacere vissute dalla madre nella relazione col piccolo. Gli ormoni della gestazione rendono il cervello più resiliente e sembrano dare luogo ad uno “scudo” naturale che protegge la madre da quei danni che potrebbero compromettere la sua capacità di prendersi cura del figlio.
Diventare genitori: mamme efficienti e attente
È chiaro che in una simile ristrutturazione del cervello non mancano “danni collaterali”, ma il risultato comunque compensa quasi sempre le momentanee difficoltà a cui una madre può andare incontro mentre il suo cervello riconfigura se stesso.
La produzione della prole richiede che la madre metta a rischio la propria sicurezza e la sua stessa sopravvivenza; i sistemi che ne dirigono il comportamento si attivano quindi per proteggere e difendere questo investimento.
La madre emerge più efficiente e meglio attrezzata per sopravvivere. In conclusione possiamo dire che sì la scienza spiega il cervello materno, ma la vera meraviglia sta nell'accogliere la semplice bellezza dell’esistenza di un bimbo appena nato.
Diventare genitori: capire la paternità
Immagine | Lars Plougmann