Conflitti coniugali e genitorialità
Che relazione c’è tra conflitti coniugali e genitorialità? Quanto i litigi fra mamma e papà possono mettere a rischio lo sviluppo affettivo dei figli e quando questi iniziano a comprendere che “qualcosa non va”? Non è sempre facile tenere conto della presenza dei “piccoli osservatori”, d’altra parte nessuna coppia genitoriale è esente da momenti di conflittualità, a fare la differenza però è come vengono gestiti sia fra i partner che rispetto ai bambini.
Su conflitti coniugali e genitorialità vige spesso la falsa credenza che un bambino piccolo non sia in grado di capire i discorsi degli adulti o i possibili risvolti conflittuali, aggressivi o distruttivi. In realtà i bambini imparano a comprendere il linguaggio prima ancora di saper pronunciare la prime parole e, benché spettatori silenziosi o capricciosi, percepiscono comunque la tensione emotiva fra i genitori.
Conflitti coniugali e genitorialità: lo sviluppo emotivo
I bambini possono essere influenzati e turbati dai conflitti coniugali dei propri genitori soprattutto se caratterizzati da ripetitività e distruttività poiché possono interferire con lo sviluppo di un appropriato senso di sicurezza emozionale minando la futura capacità di discriminare e comunicare appropriatamente le proprie emozioni (McCoy et all., 2009). Davanti ad un litigio distruttivo che si ripeta nel tempo i bambini reagiscono ogni volta come fosse la prima attivando intense risposte da stress che possono mantenerli in un prolungato stato di “allerta”. Spesso inoltre i bambini tendono a sentirsi responsabili dei litigi dei genitori fino a temere una loro separazione.
Conflitti coniugali e genitorialità nella vita di coppia
Nessun matrimonio è esente da litigi e momenti di conflittualità che anzi possono rappresentare un aspetto “fisiologico” e potenzialmente adattivo. Quello che fa la differenza è la modalità e la frequenza con le quali i conflitti coniugali vengono gestiti anche nella genitorialità. Più del singolo evento, è la ripetitività di un modello disfunzionale di relazione, fra i genitori o fra genitori e figli, che può turbare lo sviluppo del bambino. La capacità, quindi, di rimandare la discussione di argomenti particolarmente “caldi”a momenti in cui i bambini non sono presenti può sicuramente essere importante. A tutti può succedere di perdere le staffe una volta, riuscire però a conoscersi e saper rimandare al momento più opportuno una discussione è una risorsa importante per la riuscita non solo della genitorialità ma della coppia in generale
Conflitti coniugali costruttivi e genitorialità
Altro aspetto importante è come i conflitti coniugali vengono gestiti: un litigio può essere distruttivo per i contendenti e per chi sta loro intorno quando implica svalutazione e rimprovero denigrando e attaccando l’altro come persona globale, portando con sé aggressività agita, urla, aggressioni fisiche a persone o cose. Dall’altro lato, un conflitto coniugale costruttivo è portato avanti senza mai venir meno al rispetto reciproco e senza generalizzare o mettere in discussione l’intera persona del partner. Più facilmente allora una discussione, anche se emotivamente accesa, potrà portare a soluzioni soddisfacenti per entrambi, contribuire a far crescere la coppia e insegnare ai figli che le relazioni possono evolvere e rinsaldarsi anche attraverso momenti di conflittualità che possono essere riparati senza far venir meno la solidità del legame e dell’affetto.
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