Volevo un cane nero! I test proiettivi per adulti e bambini
I test proiettivi sono un tipo particolare di reattivi di personalità. L'idea alla base è la seguente: offrendo uno stimolo ambiguo l'interpretazione che si ha di esso risiede nelle specificità dell'individuo. Ci sono molte versioni per adulti e bambini.
I test proiettivi sono un tipo particolare di test della personalità che si distingue dai reattivi più noti per l'assenza di stimoli e risposte standardizzate. Il classico test di personalità ce lo possiamo immaginare come un insieme di domande volto a cogliere le regolarità nello stile comportamentale di una persona per rivederle poi alla luce delle teorie di riferimento. I test proiettivi seguono un'altra logica: offrire uno stimolo ambiguo e conoscere l'individuo attraverso l'interpretazione che ne dà.
L'ipotesi interpretativa
Alla base di questo strumento c'è l'ipotesi che l'interpretazione sia un processo molto intimo e personale in cui si riversano le specificità di ognuno di noi. Nonostante non ci siano calcoli statistici che offrono un punteggio finale, il profilo che emerge da questi strumenti non è meno complesso. L'interpretazione delle risposte date al test si basa sull'osservazione delle regolarità con cui la popolazione di riferimento ha risposto. A seconda del tipo di test si possono osservare elementi diversi: ordine con cui vengono interpretati gli elementi, l'importanza data al colore, il tipo di dati considerati, ecc. Il test proiettivo più noto è quello "delle macchie", ovvero il test di Rorscharch, ma ne esistono di molti tipi, sia per adulti, sia per bambini.
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Tematic Apperception Test
Il Tematic Apperception Test (o TAT) fu ideato da Murray nel 1943. Si tratta di un test proiettivo narrativo, cioè gli stimoli vengono utilizzati come base per far narrare una storia. Le 31 tavole mostrano personaggi, da soli o in compagnia, che svolgono alcune azioni. La consegna è quella di osservare la tavola e di creare una storia coerente: occorre anche pensare al prima e al dopo dello specifico momento rappresentato e ciò costringe il soggetto a sondare dentro di sé per dare senso agli avvenimenti. L'ipotesi alla base di questo test è che l'individuo attingerà ai suoi bisogni e alle pressioni (intese come forze ambientali che contrastano il raggiungimento dei suoi scopi).
Il Blacky Pictures
Tra i test proiettivi per bambini, uno ha per protagonista un cagnolino nero: si tratta del Blacky Pictures. Venne ideato nel 1950 dallo psicanalista Gerald Blum ed ha una struttura narrativa il cui obiettivo è quello di indagare meccanismi psicologici di base (sviluppo psicosessuale, difese, ecc..) nei bambini dai 5 ai 12 anni. Il test è composto di 12 vignette che raffigurano il cane Blacky e la sua famiglia in una scena che rappresenti una tappa dello sviluppo psicosessuale. Il bambino sceglie le carte per narrare una storia; la scelta di un animale dovrebbe consentire un'identificazione con il protagonista che però renda libero il bambino di esprimersi senza inibizioni.