Se il ciak ti cura è cinematerapia
Pizza, cinema e crescita personale. Possibile migliorare se stessi attraverso la fruizione di immagini in movimento? La cinematerapia si avvale del potente effetto evocativo dei film per stimolare l'automotivazione... e il buio in sala diventa complice dell'individuo nel suo cammino esistenziale
Cambiare prospettiva con la cinematerapia
La cinematerapia fa parte dell'ampia famiglia delle artiterapie. Si basa su esercizi di formazione e trasformazione interiore. È una metodologia innovativa, fondata sul pensiero intuitivo e qualitativo. Ma in cosa consiste la cura del cinema? Il cinema può ricordarci quanto sia importante mantenere una mente flessibile, cambiare prospettiva, riappropriarsi della propria dimensione. Una storia raccontata bene diventa una distrazione preziosa che ci toglie dalle situazioni critiche che stiamo affrontando... ma non solo.
Per non cadere nella tana del Bianconiglio
Neo ha la faccia pallida, disorientata e seria. Con voce profonda, Morpheus incalza: “Immagino che in questo momento ti sentirai un po' come Alice che ruzzola nella tana del Bianconiglio”. Inizia così un dialogo sulla voglia e la possibilità di gestire la propria vita, una sequenza di Matrix che può aiutarvi a riflettere sulla vostra esistenza. Se invece vi sentite ovattati e senza stimoli? Guardando The Truman Show di Peter Weir potreste sviluppare una benefica empatia con Jim Carrey. Vi pare di essere intrappolati nel presente? Fissi sulle vostre posizioni? La soluzione è 2046 di Wong Kar Wai. Volete credere in voi stessi senza che scenda un angelo dal cielo a ricordarvelo? Angela di Luc Besson è la risposta. Complicazioni d'amore? Closer, di Mike Nichols. Sono tutti esempi di utilizzo della cinematerapia. Scopriamo di cosa si tratta.
Scopi e risultati della cinematerapia
Quando usciamo dalla sala dopo aver visto un film, di solito siamo colmi di sensazioni caotiche, che possono disorientare. Questo perché i film fanno leva su tutta una serie di immagini simboliche che penetrano nel profondo. La cinematerapia lavora a partire da questo serbatoio di emozioni “grezze”, le sfrutta al fine di sviluppare l'automotivazione, superare la paura del cambiamento, esercitare la capacità di prendere decisioni. La cinematerapia stimola la riflessione, motiva verso il cambiamento, facilita la crescita e la presa di consapevolezza di sé, favorisce il potenziamento dei propri punti di forza. L'istituto Solaris organizza seminari di cinematerapia sulla base di una metodologia messa a punto lungo un percorso di ricerca avviato nei primi anni ’70 e maturato all'interno dei laboratori di Cosmo-Art della Sophia University of Rome.
Il cinema, questa cosa bellissima che è il racconto per immagini. François Truffaut lo ripeteva spesso: “Fare un film significa migliorare la vita, sistemarla a modo proprio, significa prolungare i giochi dell'infanzia”. Ma anche assistervi aiuta.