Cannabinoidi, gli utilizzi degli estratti della Canapa per salute e benessere
Olio di cbd tra verità e falsi miti. Quali sono gli eccipienti della canapa sativa che possiamo consumare senza pericolo e con beneficio per la salute? Un pratico vademecum
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"CBD, THC, Cannabis light, Cannabis legale, Cannabis Terapeutica: chi ci capisce, è bravo. In Italia la normativa lascia ampio spazio di interpretazione circa il consumo, ma in particolare circa la produzione, di prodotti derivati dalla Canapa Sativa per diversi scopi quali cosmetici, di benessere generale, alimentari e tessili, tanto che non è difficile accedere a negozi di canapa light sul territorio e online. La normativa n. 242 del 22 dicembre 2016 contiene le disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa nel nostro Paese".
La confusione intorno a questa pianta si può dire che regni sovrana e in un certo senso anche la legislazione lascia ampio spazio alle interpretazioni. Può sorprendere i meno esperti, ad esempio, appurare che esistano prodotti farmaceutici e per la cosmetica a base di estratti della canapa legalmente e facilmente disponibili nelle profumerie e farmacie in quanto l'associazione mentale alla cannabis, intesa come nota sostanza psicotropa stupefacente, è largamente diffusa.
Le sostanze responsabili degli effetti proveninenti dagli estratti di canapa e l'uso medico
Le principali sostanze responsabili degli effetti tipici della Cannabis sono il tetraidrocannabinolo (THC) e il cannabidiolo (CBD). Sono entrambe presenti in grandi quantità nelle infiorescenze essiccate delle piante di canapa, prodotte dagli esemplari femminili.
Come riporta l'Istituto superiore di sanità "gli effetti sui processi mentali (euforia, rilassamento, sedazione), sono dovuti soprattutto al principale fitocannabinoide presente nella Cannabis, il Δ9 tetraidrocannabinolo (THC o Δ9-THC). Altri composti importanti presenti nella pianta sono il cannabinolo (CBN) e il cannabidiolo (CBD). Quest'ultimo (CBD) non ha effetti psicoattivi ma agisce insieme al THC, su un'ampia varietà di malattie, tra cui il senso di nausea dovuto alla chemioterapia, il dolore cronico, la spasticità muscolare che colpisce le persone con sclerosi multipla, i disturbi del sonno, la sindrome di Tourette e il drastico calo di peso nei pazienti con AIDS".
Il CBD è il costituente principale della Cannabis legale (light),
prodotto costituito da varietà di piante a basso tenore di THC e per la legge italiana la canapa è legale solo quando il suo contenuto in THC non supera lo 0,2%.
Nel 2028 l'ECDD, organismo dell'Istituo mondiale di Sanità, ha informato che alcuni medicinali derivati dalla cannabis, come il cannabidiolo (CBD), non hanno il potenziale di essere abusati o causare dipendenza, ma hanno significativi benefici per la salute.
Prove iniziali da studi su animali e umani (cioè uno studio controllato nel New England Journal of Medicine e altri casi segnalati) mostrano che l'uso del cannabidiolo potrebbe avere un valore terapeutico per le convulsioni dovute all'epilessia e alle condizioni correlate. Il New England Journal of Medicine - secondo quanto risportato dall'OMS - ha anche pubblicato uno studio recente in cui si afferma che ci sono alcune prove dell'efficacia durante le crisi epilettiche. Ciò significa che potrebbe avere un uso medico, ma sono necessarie ulteriori prove.
Gli usi del cannabidiolo
Un numero crescente di ricerche suggerisce che il CBD può aiutare ad alleviare il dolore, in particolare il dolore neurologico, legato a varie condizioni.
In particolare, l'olio di CBD è promettente come trattamento per l'emicrania, secondo quanto riportato dall'American Migraine Foundation. Pur riconoscendo che nessuna prova scientifica dimostri che il CBD sia un trattamento efficace, forse per una generale mancanza di ricerche formali sul CBD.
La fondazione specifica che il CBD "potrebbe essere ancora una valida opzione topica per alcuni pazienti con dolori articolari e muscolari associati all'emicrania perché interagirebbe con i recettori del sistema endocannabinoide, che svolge un ruolo nel dolore e nell'infiammazione in tutto il corpo.
Il CBD è una molecola liposolubile, cioè non si discioglie in acqua ma in sostanze grasse. Per questo lo si trova spesso in commercio sotto forma di olio di CBD nei tanti negozi di Cannabis. Lo si può trovare in vendita anche in tanti altri formati tra cui:
- liquidi per vaporizzazione;
- creme;
- gel;
- capsule.
CBD: può essere nocivo?
Di norma il CBD non presenta particolari effetti avversi ed è stato dimostrato che viene ben tollerato dal corpo umano anche con un utilizzo quotidiano. Tuttavia possono talvolta verificarsi effetti indesiderati quali:
- sonnolenza;
- secchezza delle fauci;
- mal di testa.
Nella maggior parte dei casi sono dovuti a un dosaggio eccessivo di CBD e la soluzione migliore è ridurne gradualmente la quantità fino alla scomparsa dei sintomi. Per evitare di subire questi effetti è consigliabile iniziare a consumarlo in piccole quantità e aumentare gradualmente. In questo modo si può subito verificare quando inizino a presentarsi eventuali effetti negativi, conoscendo la quantità massima che si è in grado di tollerare.
Essendo una sostanza rilassante è comunque altamente sconsigliato mettersi al volante dopo il suo consumo anche in caso di assenza di effetti collaterali.