Le teorie dello sviluppo e l'attaccamento ai vip
L'attaccamento ai vip è un tipo di rapporto che non sempre rientra nel patologico, ma può essere spiegato considerando le teorie dello sviluppo. Ecco gli apporti di Erikson, di Bowlby e della teoria sociale cognitiva
L'attaccamento ai vip non è sempre qualcosa di patologico, soprattutto quando soddisfa un bisogno psicologico che non trova altro modo per essere appagato. Secondo Gayle Stever, esperta dei fenomeni psicologici che contraddistinguono il rapporto con le celebrità, le teorie dello sviluppo psicologico possono essere un utile punto di partenza per comprendere che le esigenze che muovono i fan spesso sono riconducibili a meccanismi del tutto naturali e proprio per questo sono così diffusi.
Il ciclo di vita di Erikson e l'attaccamento ai vip
Secondo lo psicologo Erik Erikson lo sviluppo individuale attraversa una serie di tappe di maturazione che durano tutta la vita. Ogni stadio è contraddistinto da una scelta che porta a una risoluzione positiva o negativa della maturazione psicologica. Il passaggio all'età adulta comporta la capacità di costruire una relazione affettiva matura con un altro individuo caratterizzata dall'intimità. Al lato opposto c'è l'isolamento per coloro che non hanno partner, nè amici. Secondo Stever, sono queste persone che più facilmente si ritrovano immerse in una relazione parasociale con un vip che consente di sperimentare intimità in un contesto protetto. Anche chi esce da una relazione particolarmente insoddisfacente e si sente ferito può usare l'attaccamento ai vip come un banco di prova per future relazioni amorose.
La teoria dell'attaccamento e i vip
La teoria dell'attaccamento è un'altra chiave di lettura per comprendere le profonde relazioni con le celebrità. Secondo John Bowlby i bambini creano un rapporto profondo e speciale nei confronti di chi si prende cura di loro, garantendone la sopravvivenza. L'attaccamento si basa sulla ricerca della prossimità attivato dal desiderio di stare vicino al proprio caregiver: maggiore è la prossimità, maggiore è la possibilità di vedere il viso del caregiver, più profondo è l'attaccamento. La possibilità di vedere più volte e continuamente il proprio idolo innescherebbe il desiderio di prossimità. Ecco che il fanatismo si tinge di un bisogno profondo con qualcuno di importante come lo è stato il caregiver durante l'infanzia.
La teoria sociale cognitiva
Secondo Stever la teoria sociale cognitiva offre un'ulteriore chiave di lettura al fenomeno. La teoria ha le sue radici nel comportamentismo e ritiene che il comportamento umano possa essere spiegato attraverso una catena di stimoli e risposte. Ovviamente le azioni avvengono all'interno di un contesto e da esso sono influenzate. Ciò vuol dire che tutte le volte che il fan ottiene di avvicinarsi o vedere il proprio vip ciò agisce da rinforzo e l'associarsi a persone che la pensano come lui crea un contesto favorevole a questo tipo di comportamenti.
Fonte immagine: jon sullivan