La Teoria della Mente negli adulti

La Teoria della Mente negli adulti non deve essere considerata solo in caso di deficit, ad esempio nel caso dell'autismo. La ToM fa riferimento ad un complesso di abilità utilizzabili in modi diversi. Le finalità possono essere prosociali o conflittuali. La valutazione della ToM negli adulti usa una serie di test di falsa credenza di complessità maggiore rispetto a quelle dei bambini, considerato lo sviluppo del ragionamento.

La Teoria della Mente negli adulti

Nonostante sia un tema tipico della psicologia dello sviluppo, gli psicologi si sono interessati negli ultimi anni della Teoria della Mente (ToM) negli adulti. La Teoria della Mente ha generato un ricco filone di ricerche a partire dalla fine degli anni 80 che ha cercato di comprendere come il bambino riesce a sviluppare l'abilità di ricostruire le rappresentazioni mentali di un altro individuo.

La Teoria della Mente è stata studiata negli adulti sopratutto alla ricerca di un deficit, una causa che spieghi un ritardo nello sviluppo o una patologia.

 

La Teoria della Mente e gli adulti 'caldi' e 'freddi'

L'importanza della teoria della Mente negli adulti non è di immediata comprensione perchè si tratta di una di quelle competenze che viene data per scontata. In realtà non si tratta di un meccanismo del tipo on/off, le sue molteplici funzioni infatti possono svilupparsi in modo diverso dando luogo a differenze importanti in età adulta.

Un esempio che potrà essere utile al fine di comprendere la variabilità della Teoria delle Mente negli adulti soprattutto nella vita sociale. La ToM ha due modalità d'uso principali: una fredda e una calda.

La polarità fredda comporta un uso manipolatorio delle proprie abilità di mentalizzazione: comprendere gli stati mentali altrui e usarli per raggiungere i propri fini. la modalità calda si trova all'altro opposto ed è tipica di chi adotta un comportamento prosociale e cerca di raggiungere una maggiore vicinanza psicologica con l'altro.

 

Prove complesse di falsa credenza per valutare la Teoria della Mente negli adulti

Le prove di falsa credenza più popolari sono quelle usate per valutare i bambini. Nel caso degli adulti c'è da considerare tutti gli apporti che lo sviluppo cognitivo, sociale e globale apportano alle competenze di mentalizzazione.  

In queste prove complesse rientrano le descrizioni brevi di scenari quotidiani in cui ci siano più protagonisti che vivono una situazione il più veritiera possibile per consentire l'immedesimazione di chi risponde al test. Dopo la lettura delle storie ci sono una serie di domande a complessità crescente che aiutano l'adulto a ragionare sulle credenze possedute dai vari personaggi.

In un articolo molto interessante, Federica Confalonieri, propone un set di 6 prove (6 narrazioni) ognuna delle quali è seguita da una serie di domande o prove di falsa credenza e domande di controllo, aumentando gradualmente la complessità del ragionamento.

Le prime domande riguardano l'ottica di un personaggio (credenza di primo ordine) anche riguardo il punto di vista di un secondo personaggio (credenza di secondo ordine). 

La ricostruzione delle impressioni si approfondisce fino ad arrivare a credenze di quarto o quinto ordine. La valutazione viene ulteriormente arricchita dalla considerazioni sull'uso sociale di queste credenze.

 

Lo sviluppo della teoria della mente nel bambino: come avviene?

 

 

Immagine | Hank Grebe