Il pudore nei bambini: come si sviluppa?

Il pudore nei bambini molto piccoli non è presente, anzi: i bimbi apprezzano il loro corpicino e mostrarlo con orgoglio. Nel corso degli anni il concetto di riservatezza e di protezione del corpo aumenta. Vediamo come si sviluppa il senso del pudore

Il pudore nei bambini: come si sviluppa?

Nei bambini molto piccoli il pudore è del tutto assente; non è raro vedere bambini che in estate giocano in spiaggia totalmente svestiti o che si fanno cambiare in luoghi non del tutto provati.

Questa assenza del pudore va di pari passo con una scarsa concezione di intimità, con la fusione con i genitori (se non c'è separazione non c'è vergogna) e anche per l'orgoglio che provano a mostrare il loro corpicino suscitando negli adulti che vogliono loro bene una valanga di complimenti e manifestazioni di affetto.

Il rapporto con il pudore e con il senso di riservatezza di ciò che è privato è anch'esso una conquista della maturazione psicologica e fisica del bambini che si sviluppa in parallelo con la consapevolezza di se nel mondo ed è influenzato dalle regole sociali.

 

Senso del pudore nei bambini: piccoli step di crescita

Posto che ogni bambino ha il proprio ritmo di crescita anche in questo ambito (timidezza, riservatezza, apertura verso gli altri sono tutti tratti individuali che anche nei piccoli sono presenti in modo personale) è possibile individuare una serie di tappe:

  • da 0 a 2 anni il bambino è totalmente privo di qualunque pudore ed è a suo agio con la nudità da cui trae piacere ( è più comodo)
  • dai 2 ai 4 anni cominciano a scoprire le differenze sessuali e ad osservarsi e a scoprire il proprio corpo. Questo può indurre un primo passaggio verso la consapevolezza di qualcosa di privato e di molto sensibile in se stessi.
  • dai 4 ai 7 anni aumenta il confronto con gli altri e quindi i primi scontri. Il bambino comprende che non può svelare tutto di sè perchè qualcosa può essere usato contro di lui. Si abbozza quindi la vergogna, il pudore e la riservatezza che in quantità moderate lo aiuteranno nella vita sociale a distinguere l'interno dall'esterno e anche a capire a chi si possa svelare qualcosa di sè. Il percorso può dirsi a compimento quando il bambino ha padronanza nel gestire questa sua intimità fisica e psicologica.

 

Gestire la vergogna e lo sguardo dell'altro

 

Il pudore e la conoscenza del corpo

Da questo breve elenco diventa chiaro come il pudore nasca parallelamente al percorso di conoscenza del corpo da parte del bambino. Come per molte altre funzionalità i piccoli sviluppano concetti psicologici (come la riservatezza appunto) attraverso il piano corporeo che è visibile e quindi più "maneggevole". La scoperta del corpo e delle sue funzionalità e del piacere che se ne trae è quindi un passaggio naturale del bambino che si deve scoprire nella sua unicità e che deve comprendere quanto di bello ci sia in lui.

Le regole sociali o anche il senso del pudore dell'adulto possono entrare in conflitto con questo momento di scoperta, ma ciò può far derivare il pudore verso la vergogna. Il primo sentimento si avvicina maggiormente alla consapevolezza che c'è qualcosa di prezioso e intimo che non può essere avvicinato da tutti, mentre la vergogna si associa alla percezione di aver fatto qualcosa di sbagliato e che quindi ci può portare al bisogno di riparare.

 

Pudore nei bambini e negli adulti

Il bambino in fase di scoperta è totalmente ignaro di queste implicazioni morali o anche solo sociali, ma nel momento in cui l'adulto non si trova a suo agio con la sua esplorazione è giusto tenerne conto:

  • se vi fanno domande a cui non volete rispondere, semplicemente indirizzateli ad un'altra figura di vostra fiducia.
  • se li trovate in un "momento esplorativo" e volete fermarli potete provare a spiegare che si tratta di un momento prezioso e da non condividere con altri, come farebbero con i loro giochi preferiti.

 

Emozioni primarie e secondarie, quali sono e come si sviluppano