Il problem solving contro lo stress
Lo stress e il problem solving come convivono? Il secondo è causa del primo? In realtà affinare la nostra capacità di problem solving ci permette in più modi di gestire lo stress, vediamo come!
Il problem solving è una delle competenze più richieste in ambito lavorativo (e non solo), ma anche una delle più sfuggenti perché fa riferimento alla capacità di fronteggiare e risolvere le situazioni problematiche.
Non si tratta solo di usare la creatività, ma anche di sopportare la pressione durante la ricerca della soluzione e l'abilità di non farsi imbrigliare negli usuali schemi di ragionamento che ognuno di noi adotta quotidianamente.
Lo stress e il problem solving
Che relazione c'è tra stress e problem solving? Lo stress è un fenomeno multi fattoriale: una risposta aspecifica del nostro organismo ad una situazione/evento considerato minaccioso che induce delle risposte finalizzate al fronteggiamento dell'agente stressante.
Tali reazioni si presentano a livello emotivo, comportamentale e cognitivo. Se ci concentriamo su questo ultimo aspetto vediamo come lo stress induce una serie di processi cognitivi che, a causa della loro intensità, portano il soggetto a bloccarsi:
- pensieri caldi che spingono verso una visione negativa della situazione
- emotività che blocca la visione negativa che impedisce di uscire dal circolo vizioso.
Come intervenire? Possiamo o "calmarci" per poi guardare la situazione con occhi nuovi, oppure allenarci a riconoscere gli schemi di pensiero che bloccano per evitare di scatenare reazioni emotive esagerate.
Il problem solving è proprio quel genere di risorsa che aiuta ad osservare la realtà come ad una problema risolvibile in modo differenti e a concentrarci su quel che possiamo fare per rendere accettabile la situazione.
Resilienza e creatività: non esistono problemi, solo soluzioni
I 6 cappelli di DeBono
Detto così sembra semplice, ma provate a pensare a quando vedete qualcuno sotto stress: in genere è facile per noi, in uno stato di calma, capire che la persona in questione stia un po' esagerando e che non considera tutti gli aspetti del problema, alcuni dei quali porterebbero a delle soluzioni.
Una tecnica di problem solving che ci può allenare a vedere la realtà da più punti di vista è quella proposta da Edward DeBono: I sei cappelli!
Questa tecnica è utilissima in gruppo (e infatti prevede una figura che faccia da mediatore), ma può essere uno spunto per la riflessione individuale.
I 6 cappelli sono 6 punti di vista da cui osservare e analizzare il problema e la situazione:
- il mediatore
- lo sguardo che enfatizza gli aspetti positivi
- lo sguardo che enfatizza gli aspetti negativi
- il cappello neutrale che cerca solo le informazioni concrete
- il cappello che ricerca gli aspetti emotivi legati al problema
- il creativo che cerca soluzioni senza badare troppo alle costrizioni.
Dato che quando siamo stressati ci blocchiamo sulla nostra visione della realtà, i sei cappelli costringono a sbloccare il flusso di pensiero.
E a voi quale cappello appartiene?
Cos'è il problem solving creativo?