La sindrome di Asperger: caratteristiche e terapie
La sindrome di Asperger fa parte dei disturbi dello spettro autistico, è caratterizzata da un’insorgenza più tardiva e compromissioni meno gravi configurandosi di fatto come una forma di autismo ad alto funzionamento.
La sindrome di Asperger viene classificata dal DSM V all’interno della categoria dei disturbi dello spettro autistico, classificazione, questa, che racchiude , oltre alla sindrome di Asperger, anche il disturbo autistico e il disturbo disintegrativo dello sviluppo.
È un disturbo caratterizzato da importanti difficoltà nell’interazione sociale e da schemi motori e interessi rigidi e ripetitivi. Sebbene non vi sia la grave compromissione del linguaggio che caratterizza il disturbo autistico e sia presente, in questi bambini, un livello intellettivo generalmente nella media.
Va comunque specificato che i disturbi dello sviluppo che rientrano nello spettro autistico rappresentano una categoria molto eterogenea giacché, al di là dell’inquadramento diagnostico, la sintomatologia presentata può essere soggetta ad un’ampia variabilità interindividuale e a prospettive di sviluppo molto diverse.
La sindrome Asperger
La sindrome di Asperger deve il suo nome dal pediatra austriaco Hans Asperger che per primo la descrisse come quadro sindromico a sé stante differenziandola dalle forma di Autismo infantile allora conosciute poiché, nonostante i problemi di comunicazione e interazione, non vi era un ritardo del linguaggio e l’esordio era più tardivo.
I parametri fondamentali in base ai quali oggi si identifica la sindrome di Asperger sono i seguenti:
- la presenza di una significativa compromissione della capacità di interazione sociale (manca ad esempio la capacità di condividere con gli altri gioie, interessi e obiettivi, non si sviluppa una reciprocità emotiva e una capacità empatica e anche il comportamento non verbale può essere scarso e scarsamente significativo in termini relazionali);
- la presenza di comportamenti e interessi rigidi e ripetitivi (possono essere presenti interessi stereotipati e ristretti, l’attaccamento a abitudini rituali e ripetitive o a determinati oggetti e la presenza di stereotipie motorie).
Questi deficit si presentano di gravità tale da compromettere significativamente lo sviluppo e la vita sociale e scolastica del bambino pur non presentando né ritardo nel linguaggio, né ritardo nello sviluppo cognitivo (come avviene invece nell’Autismo).
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La diatesi affettiva e la sindrome di Asperger
La sindrome di Asperger, come la sindrome si Savant, rappresentano disturbi dello spettro autistico definiti ad alto funzionamento che troppo spesso vengono fraintesi nel senso comune come la presenza di una presunta “genialità” in realtà raramente presente nelle persone con questo tipo di disturbi.
Se è vero che certe facoltà possono essere molto sviluppate – come la memoria eidetica o le capacità di elaborazione verbale o uditiva – è anche vero che, in questi disturbi, manca la capacità di fare un uso sociale della comunicazione verbale e non verbale così come quella di potersi coinvolgere in attività interattive di attività e soluzione dei problemi.
Una delle ipotesi formulate per comprendere i disturbi dello spettro autistico, compresa la sindrome di Asperger, è quella della diatesi affettiva così come riportata in alcuni sistemi di classificazione diagnostica (Manuale Diagnostico Psicodinamico, Cortina, 2006).
Alla base di questi disturbi potrebbe essere presente una difficoltà biologica di base che impedisce di formare connessioni fra dati sensoriali, emozioni e atti motori. Pensiamo al bambino che si volta verso la madre che gli sorride: egli associa automaticamente le informazioni visive ad un’esperienza di gioia e piacere che motiva il suo comportamento motorio.
Questi pattern, questi schemi di base, sono l’ossatura sulla quale si costruiscono, man mano nel tempo, modelli di interazione più complessi su cui si fondano le capacità sociali di scambio, comunicazione e reciprocità. Là dove questo tipo di pattern senso-motori-affettivi non vengono stabiliti in una forma adeguata, le competenze comunicative e relazionali del bambino potranno risultarne variamente danneggiate.
Diagnosi e terapia della sindrome di Asperger
Come per tutti i disturbi dello sviluppo, è fondamentale che la sindrome di Asperger venga diagnosticata il più precocemente possibile e si indirizzi il bambino e la sua famiglia verso opportuni percorsi di sostegno, terapia e riabilitazione psicologica.
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