Il gioco tra azzardo e opportunità
Negli ultimi anni stiamo assistendo all’incremento del gioco d’azzardo e delle scommesse su tutto, con il conseguente effetto di creare forti problematiche sociali che, nei casi più gravi, purtroppo in aumento, sfociano in vere e proprie malattie che vanno sotto il nome di “ludopatie”.
Credit foto
©michelmond / 123rf.com
Negli
ultimi anni stiamo assistendo all’incremento del gioco d’azzardo e
delle scommesse su tutto, con il conseguente effetto di creare forti
problematiche sociali che, nei casi più gravi, purtroppo in aumento,
sfociano in vere e proprie malattie che vanno sotto il nome di
“ludopatie”.
Evitiamo qui di fare un sermone su questioni etiche, morali,
sociologiche, ma vale la pena ricordare che la letteratura scientifica
ha già ben evidenziato come, ad un aumento esponenziale delle proposte
di gioco (video poker, slot, lotterie, gratta e vinci, etc.) che
favoriscono una “potenziale dipendenza”, corrisponda un altrettanto
elevato incremento di chi, anche inconsapevolmente, emerge come
potenziale “preda” o “vittima” predestinata, addirittura in conseguenza
di elementi del proprio codice genetico. In altre parole queste
persone, se non venissero così fortemente e costantemente sollecitate,
non si lascerebbero prendere compulsivamente da questo condizionamento
con i problemi conseguenti.
Inoltre è necessario tener presente alcune conseguenze negative
dovute all’applicazione massiccia di strategie derivanti dagli studi
psicologici che afferiscono al filone del “comportamentismo classico”, i
cui effetti pratici possono essere potenziati dallo sviluppo delle
nuove tecnologie. Infatti la diffusione di queste tramite internet e i
social media, ecc… hanno favorito, in presenza di un uso indiscriminato,
l’assoggettamento di moltitudini di persone in ogni parte del mondo a
criteri, mode, usi e consumi. Quello che però ci importa
chiarire qui brevemente cos’è? Il fatto che non tutti i giochi sono
rivolti a creare o favorire una dipendenza dei giocatori, anzi.
Non tutti i giochi puntano sullo stimolare bisogni latenti delle
persone favorendo l’adozione di una cultura dell’azzardo legata ad una
fortuna che spesso non è cieca, ma anzi sa benissimo statisticamente
quando manifestarsi e quando no. I giochi propositivi che ricordiamo
tutti vengono dalla nostra infanzia e ci hanno accompagnati a conoscere
il mondo, a fare scoperte, a socializzare a crescere ed imparare
l’importanza delle regole. Anche nella formazione oggi, si parla proprio
di approccio “ludico esperienziale” per definire quelle metodologie
attive di coinvolgimento formativo che aiutano persone in formazione a
maturare senso critico, spirito di gruppo, intelligenza emotiva,
capacità di gestione dei conflitti e molto altro. Il
gioco assume così un valore di metafora con la quale confrontarsi,
un’esperienza di condivisione ricca e molteplice, che permette un
incremento della consapevolezza di sé in rapporto con gli altri,
favorendo anche quella dinamicità relazionale necessaria per acquisire
competenze di autoregolazione di se stessi nei diversi contesti di vita.
Oggi si iniziano a creare, oltre agli abituali videogiochi, anche
alcuni di più specifici, con finalità dichiaratamente formative da poter
utilizzare con le nuove tecnologie multimediali. Questi nuovi “giochi”
forse diverranno in futuro strumenti di educazione utili alle nuove
generazioni per sviluppare le proprie potenzialità valide anche per
difendersi da abusi e sviluppi pericolosi. Attenzione quindi a sottovalutare le enormi potenzialità del “gioco” visto in senso ampio ed educativo ad ogni livello,
la sua utilità e potenzialità generatrice si perde nella notte dei
tempi e come tutte le attività umane non è di per sé buono o cattivo, ma
sono le finalità, l’utilizzo e i valori che lo creano e sviluppano che
lo fanno diventare utile, positivo o meno utile e persino dannoso. Per
farsi qualche buona idea sui più moderni orientamenti educativi e
formativi segnaliamo un evento molto interessante che si terrà a Padova
dal 3 al 5 ottobre prossimi “Il Festival Dell’apprendimento”.