L’amnesia dissociativa

L’amnesia dissociativa è un disturbo che consiste nell’incapacità di ricordare eventi e avvenimenti autobiografici circoscritti ad un’area o persona della propria vita o ad un periodo di tempo più lungo e generalizzato. L’insorgenza di tale disturbo è connessa al verificarsi di un evento traumatico o fortemente stressante di fronte al quale la persona mette inconsapevolmente in atto difese dissociative finalizzate a distaccarsi da un trauma che non può essere integrato col resto della propria esperienza.

L’amnesia dissociativa

L’amnesia dissociativa è classificata nel DSM-IV fra i disturbi dissociativi, e consiste sostanzialmente in un’incapacità della persona di ricordare informazioni autobiografiche connesse ad un trauma personale.

Tale amnesia non può essere ricondotta a comuni dimenticanze quotidiane a ad amnesie connesse all’abuso di droghe o sostanze.

Esprime una difesa nei confronti di un trauma soverchiante che viene, in tal modo, compartimentalizzato e tenuto lontano dalla consapevolezza in una sorta di “coscienza parallela”.

Sotto l’azione della dissociazione i ricordi traumatici possono emergere imprevedibilmente sotto forma di flashback intrusivi mentre le capacità della psiche di elaborare gli eventi rimangono fortemente limitate.

 

Tipi di amnesia dissociativa

Fra i disturbi dissociativi, l’amnesia dissociativa sembra essere il più comune anche se la sua diagnosi spesso può non apparire ovvia sia perché frequentemente associato ad altri disturbi psichiatrici, sia perché la lacuna nella memoria che ne consegue può non avere a livello soggettivo la stessa rilevanza per tutti i pazienti.

C’è da dire che un’amnesia dissociativa, connessa ad un trauma personale, può verificarsi in modalità e forme anche molto differenti: può essere selettivamente riferita ad un preciso arco di tempo coincidente con un episodio traumatico, circoscritta con le ore subito successive ad esso, può sistematicamente riguardare una specifica persona, può essere continuativa e riguardare tutti gli accaduti dall’evento traumatico in avanti ed, infine, riferirsi all’intero arco di vita della persona (amnesia generalizzata).

 

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La dissociazione come meccanismo di difesa

Alla base dell’amnesia dissociativa, come di altri disturbi della stessa categoria, vi è l’azione della dissociazione come meccanismo di difesa nei confronti di un evento o catena di eventi traumatici.

Se una persona ha vissuto paura intensa, sentimenti di impotenza o di orrore, confrontandosi con eventi di morte, gravi lesioni o minacce all’integrità fisica propria o di altri, tali eventi possono rappresentare un trauma eccedente le sue capacità psicologiche di elaborazione e di fronteggiamento (torture, combattimenti militari, disastri naturali, gravi incidenti, aggressioni personali  etc.).

La dissociazione come meccanismo di difesa può essere allora mobilitata dalla psiche per aiutare la vittima a operare un distacco e un controllo su un evento soverchiante che le rimanda una sensazione di impotenza.

Ne consegue, come accade nell’amnesia dissociativa, una mancata integrazione di aspetti della percezione, della memoria, dell’identità e della coscienza con un alterato processo di immagazzinamento dei ricordi che compartimentalizza l’esperienza escludendola dall’accesso alla coscienza (Gabbard, G., Psichiatria psicodinamica, Cortina, 2007).

 

La reversibilità dell’amnesia dissociativa

L’amnesia dissociativa riguarda discontinuità nella memoria potenzialmente reversibili, a differenza di quanto avviene in disturbi dissociativi più seri dove opera un distacco dissociativo che impedisce che gli eventi autobiografici vengano registrati nella memoria.

Il fatto che i ricordi siano esclusi dalla consapevolezza limita tuttavia la possibilità della persona di elaborare successivamente il trauma poiché è più facilmente vittima di rievocazioni improvvise e flashback intrusivi sollecitati imprevedibilmente da stimoli esterni. L’amnesia dissociativa solitamente ha una durata limitata nel tempo.

 

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