La dipendenza da trading online
Grazie alla rete e ai mutamenti tecnologici degli ultimi decenni giocare in borsa non è mai stato così facile! Tuttavia non è altrettanto facile aver garanzia di successo e, soprattutto, saper gestire le componenti emotive degli investimenti. Il trading online può diventare una vera e propria forma di dipendenza che spesso tarda ad essere riconosciuta e che può comportare pesanti conseguenze sul piano economico, sociale e familiare.
Dagli investitori professionisti a quelli improvvisati: il fenomeno della dipendenza da trading online non sembra fare distinzioni; la velocità delle transazioni e la solitudine davanti al pc creano le condizioni favorevoli perché si cada nella rincorsa ad investimenti azzardati, nell’illusorietà di poter mantenere un controllo razionale e di sapersi “fermare in tempo”.
Trading online e altre dipendenze
La dipendenza da trading online è un fenomeno che di recente è stato riconosciuto e annesso alla categoria più generale delle dipendenze da internet da un lato, e delle dipendenze da gioco d’azzardo dall’altro. Tuttavia, pur condividendo con queste alcuni elementi, il trading online presenta alcune caratteristiche sue proprie che lo rendono particolarmente insidioso e rischiano di far passare il fenomeno sotto silenzio fino alle sue estreme conseguenze.
Fra il gioco d’azzardo e la dipendenza da internet
Come nella ludopatia, l’investitore che utilizza il trading online in modo compulsivo non possiede una padronanza razionale dei comportamenti che adotta, ma si sente irrefrenabilmente spinto ad investire e a continuare a farlo anche, anzi soprattutto, in caso di perdite nell’illusione di poter ripristinare il controllo e recuperare le perdite. Questo fallace senso di onnipotenza alimenta una sensazione di eccitazione della quale il trader dipendente non può più fare a meno e implica una sistematica sottovalutazione delle perdite e dei rischi. Il fatto di poter fare gli investimenti comodamente e velocemente da internet ed in solitudine col proprio pc rende ancor più facile l’instaurarsi di una dipendenza, come avviene nelle più generali dipendenze da internet.
Dipendenza o solo investimenti sbagliati?
Alcuni fattori tuttavia rendono il trading online particolarmente insidioso, più di tutti il fatto che questa forma di dipendenza possa passare sotto silenzio per lungo tempo ed essere misconosciuta sia dal trader che, spesso, da familiari o amici, in quanto le perdite e i relativi danni finanziari vengono più facilmente imputati ad investimenti strategicamente sbagliati che ad un comportamento patologicamente compulsivo ed irrazionale. Chi investe nel trading online non tende a sentirsi in colpa per il suo comportamento in quanto, come avviene nei casi di altre dipendenze come la sport addiction, si tratta di un comportamento di per sé socialmente accettato.
I fattori che rendono il trading online una dipendenza
Le caratteristiche psicologiche e comportamentali che distinguono la dipendenza da una ponderata e controllata attività di trading online sono un po’ quelle che accomunano varie forme di dipendenza senza sostanze come anche quella da gioco d’azzardo o da internet. Il trader dipendente potrà essere portato ad investire somme di denaro sempre più elevate per tenere alto il livello di eccitazione; il trading può diventare un pensiero ossessivo che occupa gran parte della giornata; spesso si arriva a mentire ad amici e familiari sulla reale entità delle somme di denaro investite o delle perdite e a compromettere le relazioni con loro; può diventare un comportamento “obbligato” dal quale non si riesce più ad astenersi contro ogni forza di volontà; può finire col rappresentare una via di fuga del tutto avulsa dalla realistica possibilità di ottenere un effettivo guadagno; infine si può anche arrivare a commettere attività illegali e illecite pur di continuare negli investimenti e tentare di far fronte alle perdite.
Riconoscere la dipendenza e chiedere aiuto
Quando il trading online, come qualunque comportamento o attività, diventa una dipendenza, è necessario chiedere aiuto presso le strutture e i professionisti che si occupano di dipendenze compulsive: psichiatri, psicologi e i SerT, i servizi territoriali che si occupano di dipendenze.