EFT e allergie
L'efficacia di EFT (Emotional Freedom Techniques) applicata ad un caso di allergia. Resoconto di una sessione di EFT.
Che cosa è L'EFT
Una delle problematiche che è possibile trattare con EFT, seppur con le dovute precauzioni (l'EFT non è da considerarsi un sostitutivo di terapia medica) è quella delle allergie.
Sappiamo che le allergie sono reazioni eccessive di difesa da parte dell'organismo nei confronti di un "agente" esterno, spesso insignificante e senza particolari rischi, ma che viene percepito come una minaccia e pericoloso per il sistema.
Tra questi agenti possono esserci polvere, pelo di animali, profumi, frutta e altro.
Quello che fa il sistema è proteggersi dal mondo esterno, che viene percepito come pericoloso. Spesso dietro a queste protezioni c'è più una componente psicologica/mentale, che inconsciamente lega un particolare agente esterno a situazioni vissute oppure idee di pericolo.
EFT è un'ottimo strumento per andare a recuperare le cause inconsce legate a particolari allergie o intolleranze e risolverle.
Quello che segue è un resoconto di una sessione di un'ora fatta con EFT con una cliente, Valentina, che è allergica alle albicocche da più 5 anni e questo le impedisce di mangiare uno dei suoi frutti preferiti.
L'allergia si manifesta come un prurito in gola (come se avessi della carta stagnola in gola) e gonfiore con difficoltà di respirazione. L'allergia non è a rischio shock anafilattico, ma presenta solo i sintomi descritti prima e che passano in qualche ora.
Una sessione di EFT
Per l'occasione ci procuriamo anche delle albicocche mature per poter testare subito le reazioni. Conoscendo già la sua reazione allergica non pericolosa Valentina assaggia un piccolo angolo di albicocca. I sintomi di allergia descritti prima si verificano subito.
La prima parte del lavoro viene fatto sui sintomi che l'allergia provoca dopo averne stabilito l'intensità: dopo qualche giro di stimolazione dei punti dei Meridiani la sensazione diminuisce ma il gonfiore le impedisce di respirare liberamente. Spostiamo quindi l'attenzione sul gonfiore e sul respiro.
Durante il picchiettamento emerge un dolore a livello della pancia, come se fosse nausea (che risulta non essere una reazione solita dell'allergia ma qualcosa di nuovo). Cominciamo a picchiettare su quella sensazione, che è piuttosto forte. Mentre picchiettiamo sente come un rigurgito acido salirle dalla pancia e una sensazione come se avesse bisogno di rimettere.
Le chiedo a cosa è legata, quando l'ha sperimentata per la prima volta. Emergono alcune immagini, che però non è in grado di distinguere se fosse o meno un ricordo reale, di lei forse più piccola. E' vicino ad alcuni alberi di albicocche e circondata da alcuni suoi parenti (ma non ricorda chi nello specifico).
Le chiedo cosa succede e mi dice che qualcuno le da un'albicocca da mangiare. Mi dice inoltre che ci sono molte albicocche per terra ormai marce e schiacciate (probabilmente cadute dagli alberi) e che quella che gli danno è un po' aspra. Ha inoltre paura che sia molto sporca.
Picchiettiamo sul ricordo, sulle immagini e sulle sensazioni di acidità. Il dolore allo stomaco e la nausea diminuiscono fino a sparire. Ora sembra stare meglio ed eseguiamo quindi un test. Le dico di prendere l'albicocca aperta di prima e di annusarla. Sente che l'odore è acido ed aspro (cosa improbabile visto che l'albicocca è abbastanza matura e dolce).
Facciamo un giro tenendo l'albicocca in mano e annusandola di tanto in tanto. A quel punto riemerge l'acidità di stomaco, anche se in forma più lieve. Eseguiamo dunque ulteriori giri di EFT fino allo 0. Dopo di che testiamo di nuovo prima annusando l'albicocca. Il profumo ora mi dice che è cambiato e che la sente dolciastra e profumata. Decide quindi di assaggiarla come prima.
Attendiamo qualche istante e la reazione non sembra presentarsi. Dopo qualche ora riprova a mangiarle e nessuna reazione. A distanza di giorni sforna una torta di albicocche e la mangia senza nessun tipo di problema.