Counseling sistemico per migliorare noi stessi e le nostre relazioni con gli altri

Parlare di counseling sistemico vuol dire spostare il proprio focus dalla persona alle relazioni, dedicando particolare attenzione all’ambiente, alla complessità dei sistemi viventi e alle interconnessioni fra tutti gli elementi in rete. L’approccio sistemico lavora su problematiche personali ed interpersonali dell’individuo per raggiungere un cambiamento desiderato e contrattato tra professionista e cliente/i

Counseling sistemico per migliorare noi stessi e le nostre relazioni con gli altri

Il counseling sistemico mira ad attivare/incentivare le capacità di difficoltà e di ricerca di soluzioni alternative sia da parte del singolo che da parte del suo network familiare o lavorativo. Il counseling si sa, tratta principalmente le aree dei conflitti relazionali, dunque l’applicazione di tale approccio può risultare particolarmente efficace, ma necessita di una adeguata formazione legata ai principi della terapia sistemico – relazionale.

 

Si parte dal presupposto che le relazioni interpersonali hanno una grande influenza sullo stato di benessere o malessere sperimentato da un individuo in un particolare momento di vita. Modalità di comunicazione poco funzionali in famiglia, in coppia o nei principali contesti sociali di riferimento possono contribuire ad alimentare uno stato di disagio con se stessi e con gli altri. Ogni contesto di riferimento può essere considerato un “sistema”, ovvero un insieme di persone che interagiscono tra loro e che sono unite da legami affettivi che funzionano in virtù della loro interdipendenza.

 

Il counselor sistemico avrebbe il compito essenziale di riportare in equilibrio questi sistemi. L’equilibrio che si prende di mira è però un equilibrio dinamico-evolutivo e non statico, che si innesta su un equilibrio relazionale affettivo e comunicazionale per sua natura connesso al ciclo di vita sia familiare che lavorativo ed individuale. In quest’ottica, l’obiettivo del counseling sistemico diventa anche quello dello sviluppo del soggetto all’interno dei suoi sistemi significativi, ossia il raggiungimento del miglior livello di chiarezza di sé e delle proprie risorse personali e relazionali. Per ogni intervento, si parte sempre dalla convinzione che il cliente/i disponga delle risorse necessarie che gli permettono di individuare le modalità più funzionali per fronteggiare la situazione problematica che sta attraversando.

 

Counseling sistemico e metodo delle costellazioni familiari

Nell’ambito del counseling sistemico possiamo far riferimento al metodo delle costellazioni familiari perfezionato dallo psicoterapeuta Bert Hellinger. Tale metodo permetterebbe di mettere in evidenza conflitti, tensioni e legami carichi di malessere presenti all’interno di una famiglia per poi arrivare, attraverso tecniche verbali e non verbali, ad una soluzione positiva. Il nome “costellazioni” deriva dal fatto che, come in quelle astronomiche, anche nelle costellazioni familiari sistemiche esistano degli ordini prefissati ma in continuo movimento.

 

Questo approccio permetterebbe di andare alla scoperta delle radici profonde del nostro modo di rapportarci  con noi stessi e con gli altri, farebbe emergere i “non detti” su eventi importanti e le “lealtà familiari inconsapevoli”, ossia lealtà che spesso si manifestano verso qualcuno che ci ha preceduto, ad esempio non concedendosi quello che questa persona non ha potuto avere. Secondo Hellinger infatti, possiamo arrivare a capire che la nostra vita è spesso condizionata da sentimenti e comportamenti che non sono nostri, ma che appartengono ad altri membri della famiglia magari scomparsi da tempo. A fronte di quanto detto sull’approccio sistemico, è chiaro che il metodo della costellazioni familiari può essere applicato per riconoscere dinamiche negative anche all’interno dei sistemi lavorativi. Sempre provare per credere.

 

Fonte immagine: _hold3n