Perché il counseling di coppia?
Il counseling di coppia è un intervento di supporto emotivo, a breve termine, che i partner affrontano insieme, con l'obiettivo di "incontrarsi" in un territorio neutrale e dar vita ad un processo creativo in direzione del benessere
L’incontro con il partner avviene secondo motivazioni quali la similitudine, la complementarità, la simpatia, l’attrazione fisica, il senso di completezza, il bisogno di appartenenza. L’amore sembra nascere, a volte, sulla base di una sorta di identificazione con il partner, di cui si amano le parti più simili a sé, altre volte sul senso di completamento, dove il partner diventa oggetto d’amore in quanto possiede ciò che completa la propria mancanza. Lo “stare insieme” può però, a volte, trasformarsi in una dolorosa e faticosa convivenza fatta di incomprensioni, accuse, insulti, silenzi, momenti di solitudine e alta conflittualità, che spengono il desiderio e confinano i partner in una profonda dimensione di malessere, frustrazione e impotenza, dove l’amore sembra sparito irrimediabilmente, i sogni tramontati, i progetti trasformati in cenere e le emozioni, che univano e bastavano, solo un lontano ricordo dai contorni sfumati.
Un percorso di counseling di coppia diviene occasione per incontrare il partner in un territorio neutrale, in uno spazio protetto, nel quale il dialogo si fa possibile e l’ascolto profondo e reciproco, forse per la prima volta. I partner affrontano il percorso insieme, con l’obiettivo di fronteggiare i problemi contingenti, assimilare i rispettivi punti di vista, chiarire emozioni e aspettative, esternare disagi e bisogni ed imparare a comunicare in modo efficace e rispettoso. Affrontare il proprio vissuto emotivo significa acquisire una maggiore consapevolezza di sé, indispensabile per accrescere la conoscenza dell’altro. Una buona autoconsapevolezza favorisce un’espressione sana degli affetti; al contrario, l’analfabetismo emotivo, quell’incapacità di “ascoltarsi” e sintonizzarsi sulle emozioni altrui, è troppo spesso causa di rottura della relazione.
Perché un’unione si strutturi intorno a modalità sane, mature, amorevoli, diviene importante incontrare l’altro sul piano di realtà, nella singolarità dei tratti che lo individuano e separano da sé, aprendo un dialogo con quelle caratteristiche, diversità e mancanze, causa di disillusione e disincanto. È questa la parte più difficile ma creativa della relazione, quella parte a volte molto dolorosa da cui può, però, scaturire una nuova intimità relazionale.
Il lavoro di autoconoscenza e di esplorazione reciproca sono in grado di fare la differenza nella coppia in crisi, provocando un salto di qualità nella relazione e un nuovo livello di consapevolezza nei partner. Impegnarsi in modo conscio e costante in un percorso di crescita interiore rappresenta, per i compagni di un viaggio apparentemente al termine, l’opportunità di dimostrarsi che la loro relazione merita un’ulteriore opportunità, che l’uno vuole ancora spendersi per l’altro. Questo non significa che tutte le coppie debbano restare insieme per sempre: ci sono rapporti che hanno realmente esaurito la loro vitalità ed è quindi sano che si sciolgano per il bene di entrambi.
Ciononostante, è doloroso constatare come la fine sopraggiunga, spesso angosciosamente, senza che i partner abbiano saputo, o potuto, impegnarsi in un lavoro funzionale alla comprensione dei loro sentimenti, per un recupero della loro relazione o almeno per lasciarsi in un clima di rispetto per quel tratto di strada fatto insieme. Il counselor affianca i partner sospendendo il giudizio, offrendo empatia, comprensione, rispetto e valorizzandone la capacità di autodeterminazione.