Che cosa è la consulenza filosofica?
Che cosa è la Consulenza Filosofica, come funziona e quando serve
Che cosa è la consulenza filosofica?
Che cosa è una Consulenza Filosofica e come si distingue da una Psicoterapia? È una bella domanda perché sicuramente c’è molta confusione a proposito, confusione che in parte deriva dal fatto che a volte si occupano di problemi simili, e forse anche dal fatto che la consulenza filosofica è storicamente nata in Germania come una alternativa alla psicoterapia… questioni ormai vecchie e superate, ma che hanno lasciato il segno. Quindi aggiorniamo: di che cosa si occupa la Consulenza Filosofica e con quali metodi?
La propria filosofia personale
Ognuno di noi si muove nella vita in base a una propria "visione del mondo", che include che cosa è per lui più o meno importante, quali sono i suoi progetti di vita, quale è la sua idea di una esistenza felice e realizzata, come intende i rapporti di amicizia e di coppia, che ruolo attribuisce al lavoro, che cosa si aspetta dal benessere materiale o dal riconoscimento sociale e via dicendo... Se guardiamo bene queste sono esattamente delle posizioni filosofiche personali, che in parte sono state acquisite dall’ambiente in cui ci si è formati, e in parte sono il prodotto di una riflessione personale basata sulla propria esperienza. Questo complesso di valutazioni e di convinzioni di fatto orienta ogni scelta e ogni reazione di fronte agli eventi della vita, ma ben difficilmente è il frutto di una riflessione pienamente consapevole: il più delle volte è il risultato di un assorbimento passivo delle credenze dell’ambiente, di modalità di comportamento e di reazione che sono state acquisite per imitazione, di pregiudizi ereditati da altri e mai ri-discussi, di esperienze personali che si riferivano a una certa situazione ma che poi sono state generalizzate, di conclusioni affrettate e mai ripensate…
Le vecchie convinzioni
Il nostro sistema mentale giustamente manda ‘in automatico’ molte operazioni che un tempo venivano eseguite i modo cosciente, perché questo rappresenta un enorme risparmio di energia. Lo sa chiunque abbia imparato a guidare un’automobile: all’inizio sembrava un’impresa quasi impossibile controllare contemporaneamente la strada, lo specchietto, il volante, l’acceleratore, il cambio, la frizione, i freni…. ma dopo qualche anno di pratica si riesce a chiacchierare amabilmente, e persino a lanciarsi in una discussione, pur mantenendo il perfetto controllo dell’auto: buona parte delle operazioni necessarie alla guida sono infatti ‘andate in automatico’. Ma questo è un fenomeno molto più generalizzato per la nostra mente: anche buona parte di quello che abbiamo imparato con il tempo è ‘entrato in automatico’. Ma quando ci riferiamo alla gestione della nostra vita presente, non sempre le vecchie modalità di pensiero sono rimaste ottimali sul lungo periodo, anzi direi quasi mai… occorre sempre riaggiornare e rivedere le proprie posizioni.
Che cosa è un problema?
Che cosa accade in realtà quando “abbiamo un problema” nella vita? Può darsi che veramente si tratti di come affrontare una circostanza che non avevamo mai avuto occasione di sperimentare prima, e in tal caso rientra del normale processo di apprendimento: ci si presenta qualcosa di ignoto e impariamo a gestirlo, dopo di ché lo classifichiamo come cosa imparata. In questo senso “avere un problema” indica quella situazione molto transitoria che intercorre tra il momento in cui ci si è già presentata una domanda e il momento in cui abbiamo già trovato la risposta (che per definizione c’è): come a scuola quando ci davano un problema di matematica e dovevamo procedere per risoluzione-risposta.
Ma non è questo che di solito chiamiamo un ‘avere un problema’ nella vita! Comunemente ci si riferisce al perdurare “a lungo” della situazione in cui la domanda si è già posta da un pezzo... eppure la soluzione non arriva. E perché non arriva? Spesso è perché “il modo” stesso in cui ci rappresentiamo mentalmente il problema ci preclude l’arrivare a una soluzione, oppure perché il metodo che abbiamo applicato per cercar di risolverlo era inadatto, oppure addirittura del fatto che non era un problema in senso vero e proprio perché non ha una soluzione….
Rivedere la propria "visione del mondo"
La Consulenza Filosofica si occupa appunto di chiarire meglio la struttura del problema, i metodi di soluzione che sono già stati applicati e quelli alternativi possibili. Sembra molto astratto? Non lo è per nulla: si tratta solo di termini, per esempio in Consulenza Filosofica si parla di "problematizzare un problema" e questa può sembrare davvero una formulazione molto cervellotica! ma in realtà significa semplicemente indagare "come e perché" ci si è posti quel problema, in quale rete di significati e di convinzioni implicite lo si è inserito, che cosa lo ha intricato tanto da renderlo irrisolvibile… La Consulenza filosofica in un certo senso aiuta a “fare ordine”: quando la propria visione del mondo non si rivela più adatta a garantirci un andamento fluido nella vita è spesso perché contiene delle contraddizioni, delle associazioni incongrue, delle generalizzazioni inappropriate, dei passaggi illogici o dei conflitti tra valori diversi all’ interno della stessa visione del mondo: facendo chiarezza diventa più facile riprendere la propria strada…
La consulenza filosofica infatti non fornisce soluzioni e non dà consigli su che cosa fare rispetto a un certo problema, né suggerisce come comportarsi, ma “chiarisce il problema” e facendo questo, aiuta il cliente a trovare le proprie e personali soluzioni. Nelle pagine del sito www.consulenzafilosofica.milano.it potete leggere molti esempi di “ casi pratici” di Consulenza Filosofica, da cui risulta più chiaro come si svolge e a che cosa serve in concreto. Sono solo degli esempi... in sostanza una Consulenza Filosofica è utile quando occorre prendere delle decisioni importanti, dare un nuovo orientamento alla propria vita, “ vederci chiaro” nei rapporti rapporti affettivi o lavorativi e ritrovare “ il senso della vita” in un momento di crisi o di cambiamento.