Che cos'è la Consulenza Filosofica?
La consulenza filosofica non è una terapia, anzi è in un certo senso il suo contrario: ogni stato di difficoltà o sofferenza viene sempre considerato come una manifestazione del modo di pensare il mondo, perciò come un fenomeno da comprendere, mai come una “patologia” da curare
La consulenza filosofica nasce in Germania nel 1980 da un’idea del filosofo tedesco Achenbach. Achenbach voleva portare la filosofia fuori delle Università e restituire al filosofo la possibilità di mettere la propria sapienza al servizio di persone interessate ad affrontare la propria vita con una maggiore consapevolezza.
Alla base della consulenza filosofica c’è l’idea che ognuno abbia una propria personale filosofia di vita e che le problematiche esistenziali, relazionali, personali che si incontrano nel proprio cammino possano essere interpretate non come una patologia, ma come momenti critici nell’elaborazione e nel cambiamento della propria filosofia personale.
Recuperando la tradizione socratica del dialogo, la consulenza filosofica è diventata in breve tempo una via per affrontare le proprie problematiche esistenziali, relazionali o personali che si è affiancata alla psicoterapia. Inoltre la diffusione della consulenza filosofica ha determinato un rinnovato interessa per una filosofia che fosse non soltanto studio specialistico, ma anche dialogo e discussione aperti a tutti: sono nati così i caffè philò, lo slow foot e altre forme di pratica filosofica. Attualmente la consulenza filosofica, molto diffusa in Germania e negli Stati Uniti, si sta diffondendo anche in Italia per impulso dell’associazione Phronesis, del filosofo Umberto Galimberti e di Neri Pollastri. La consulenza filosofica può avere varie applicazioni:
La consulenza filosofica individuale
La consulenza filosofica individuale si distingue dalla psicoterapia per il suo approccio non terapeutico – il disagio non è visto come una malattia da curare, ma come una problematica sulla quale riflettere. Per questo motivo rispetto alla psicoterapia è di più breve durata, più flessibile e affronta un ventaglio di problemi più ampio (si va dal filosofo per chiarire un proprio disagio personale, ma anche per un dilemma morale, oppure semplicemente per chiarirsi le idee e riflettere su qualche aspetto della propria vita). Il presupposto fondamentale della consulenza filosofica è che ogni persona, indipendentemente dal proprio grado di cultura, elabora una filosofia personale che lo guida nelle principali scelte della vita. In consulenza il filosofo, attraverso tecniche di ascolto, fa emergere questa filosofia, e guida il consultante in una riflessione che lo porterà ad ampliarla, modificarla e renderla più adeguata alle sue esigenze. La consulenza non comporta né letture, né consigli: il filosofo deve piuttosto assumere il punto di vista del consultante e accompagnarlo in una rielaborazione personale della situazione problematica (vedi "il Pensiero e la vita"di Neri Pollastri- Apogeo-).
Le pratiche filosofiche
Si definiscono pratiche filosofiche quell'insieme di prospettive e metodologie filosofiche con indirizzo pratico: possiamo citare, ad esempio, il dialogo socratico, il caffè philo, la philosophy for children, la comunità di ricerca. Il rimando più ovvio e diffuso per queste attività è rivolto all'atto socratico e ad altri filosofi dell'antichità, ma si possono trovare riferimenti a molti altri pensatori della tradizione filosofica e tra quelli più recenti, soprattutto a esponenti della filosofia del Novecento. La filosofia è intesa in queste pratiche soprattutto come con-filosofare: attività e non dottrina. Viene ad essere ripreso il carattere originario della filosofia, inteso come modus vivendi e cogitandi nelle diverse pratiche almeno da due differenti punti di vista:
- il primo consiste nella rivendicazione della possibilità per tutti gli uomini di riappropriarsi in varia misura dei grandi temi della riflessione umana;
- il secondo è quello del miglioramento del progetto di vita di ciascuno.
Le pratiche filosofiche trovano collocazione operativa in alcuni ambiti del vivere contemporaneo di particolare complessità: l'orientamento individuale, l'incontro con l'altro, i passaggi cruciali dell'esistenza, l'educazione, il lavoro, il mondo dell'organizzazione e molto altro ancora.