"Quanto vorrei...": le basi dell'autostima
Aumentare l'autostima è spesso un falso problema.
Molti durante la loro vita, si affannano a trovare una soluzione alla bassa stima di se.
Per cercare di arginare questo disagio, fanno corsi, si cimentano in esercizi di meditazione, rilassamento, esercizi potenzianti,
Purtroppo spesso si ritrovano di nuovo a terra, con l'autostima sotto i piedi, senza comprenderne il perché !
Una buona autostima è una condizione necessaria, per raggiungere i propri obiettivi, ma l’autostima, la scarsa autostima, è il sintomo, non il vero problema.
La creazione dell’autostima e del serbatoio interiore che la contiene parte da molto lontano, da appena nati ai primi 10 anni di vita.
Il vero problema non è aumentare l’autostima, come già detto, ma come riparare l’involucro inconscio che la contiene in noi.
A volte si rincorre per tutta la vita l’ideale di avere più autostima, non sapendo purtroppo che quel contenitore interiore non sarà mai colmo, fintanto che non viene riparato quel vuoto esistenziale che si è creato in esso nell'infanzia e che purtroppo genitori o situazioni non favorevoli non hanno saputo richiudere ne colmarlo.
Questo vuoto interiore, è come un buco nero, che assorbe ogni aspetto positivo che ci accade e che dovrebbe aumentare l’autostima , trasformando i successi, in aspetti senza colori e vuoti di emozioni. Con questo vuoto interiore incolmabile, vedremo le cose sempre mancanti in qualcosa, un cibo mai perfettamente appagante, una relazione con sempre qualche ombra, un lavoro non del tutto soddisfacente; appagamento, desiderio, piacere, in questi casi sono sempre non pieni e non soddisfacenti.
In soccorso a queste situazioni, ci sono poi degli alibi che finiscono per auto-ingannarci e veramente deleteri, ossia: La felicità non esiste, bisogna accontentarsi,il vero amore non esiste, non si può chiedere la luna, meglio l’uovo oggi che la gallina domani, accontentati di quello che hai, non desiderare, stai con i piedi per terra, eccetera eccetera.
Tutto un mondo di credenze negative e limitanti, che inibiscono la spumeggiante felicità, il desiderare oltre quanto si ha, di salire le scale del successo e della gratificazione personale. Non si riesce ad assorbire nulla, tutto è sfuggente ed instabile, nulla è solido e duraturo.
Le basi fondamentali dell’autostima, come abbiamo detto, si formano entro i primi anni di vita, durante l’infanzia o in giovane età, quando la persona inizia a farsi un’immagine di se stessa. Per la maggior parte delle persone l’autostima è coltivata dai propri genitori: sono loro che danno il primo "timbro di approvazione". L’immagine che ognuno ha di sé è un mosaico che lentamente prende forma in base all'interpretazione delle risposte che riceviamo dagli altri e degli esiti delle nostre azioni.
Pensa a tutte le volte che da piccolo e poi crescendo, negli anni, le persone intorno a te ti hanno ripetuto, magari anche in buona fede: "te l’avevo detto che non ci saresti riuscito", "non ci riesci", "e’ troppo difficile per te" "non provarci nemmeno, tanto …" "accontentati, non è per te" "non ci sono riuscito io, figurati tu" "smettila di sognare" "non aspettarti troppo che poi ci resti male". Queste frasi creano dubbi e insicurezza che minano l’autostima e l’auto-efficacia.
Oggi però noi possiamo fare qualcosa per riparare il contenitore dell’autostima in noi e far si che non dobbiamo più rincorrere il come farla aumentare, perché sarà la vita stessa e le nostre emozioni a darcene a sufficienza.
Per fare questo lavoro, esiste una tecnica per lavorare sul futuro, cambiando il passato, una tecnica creata in America anni fa, chiamata TimeLine Terapy, oggi notevolmente aggiornata e potenziata ed è usata da molti terapisti e formatori, con il nome di Energy Inside Wish, che rispetto alla Timeline, riesce ad agire molto più in profondità e in modo durevole.