Art counseling: in comunicazione profonda con noi stessi

Cosa potrebbero avere a che fare il teatro, la musica e la danza con il counseling? Sappiamo che quest’ultimo è uno strumento trasversale che utilizza specifiche tecniche adatte a diversi ambiti. L’art counseling è lo strumento che agevola il cambiamento e il benessere dell’individuo attraverso le varie forme dell’arte

Art counseling: in comunicazione profonda con noi stessi

Da sempre è l’arte lo strumento eletto che connette mondo interno e mondo esterno, naturale e sovrannaturale, individuale e collettivo. È quando balliamo, quando dipingiamo, quando scriviamo poesie, quando suoniamo uno strumento, che utilizziamo tutto il nostro potenziale creativo ed espressivo, che diamo forma e vita ai nostri vissuti interiori. L’art counseling integra alle tecniche di colloquio l’utilizzo di tecniche a mediazione artistica tipiche delle arti-terapie, dalle quali si differenzia comunque per un uso più marcato della comunicazione verbale. L’art counseling è un tipo di intervento di relazione d’aiuto che utilizza la creatività per un percorso autoesplorativo attraverso varie forme di espressione artistica.

 

La funzione fondamentale di tutte le arti-terapie risiede nella possibilità di esteriorizzazione e regolazione dell’esperienza emotiva; questo aumenta l’autoconsapevolezza, favorisce nuove strategie comportamentali e un ampliamento dell’autostima e dell’immagine di sé. Il mezzo di espressione nell’art counseling diviene una cornice all’interno della quale la realtà è semplificata, meglio circoscritta. E proprio questa semplificazione permette a chiunque di venire a compromessi con una realtà che sfugge al controllo. Forme, suoni, movimenti, possono esprimere l’inesprimibile, ed è così che aprono una finestra su un modo alternativo di curare e di guarire.

 

Compito del counselor è quello di guidare il cliente nel viaggio di ricerca delle proprie risorse, spesso sopite, e di integrarle verso il cambiamento. L’art counseling pone la sua attenzione non sul prodotto artistico, ma sul processo creativo; l’importante infatti è eprimersi, portare fuori i propri vissuti verso una maggiore conoscenza e consapevolezza. L’atto creativo è magia: quando ci si immerge in esso, ognuno ha la possibilità di contattare ed esprimere la propria autenticità ed unicità, ricevendo al contempo il sostegno empatico degli altri. Disciplina contigua all’art counseling è il counseling espressivo: entrambe possono essere individuali, rivolte a coppie, famiglie, o a piccoli e grandi gruppi.

 

Art counseling e linguaggio simbolico dell’arte

L’obiettivo dell’art counseling è far riappropriare la persona delle proprie energie, è restituirle autonomia e capacità decisionale proprio grazie al linguaggio simbolico dell’arte e alle metafore, che consentono di fare, rifare e tras-formare aspetti della propria storia. La possibilità di esprimersi autenticamente in un clima di totale accettazione reciproca e in un contesto protetto, unitamente all’aspetto ludico, incrementano la capacità introspettiva della persona.

 

Attraverso l’utilizzo di tecniche espressivo-esperienziali l’individuo realizza una rappresentazione simbolica del suo mondo interno e intraprende un lavoro di riconoscimento, potenziamento e valorizzazione adeguata dei propri vissuti emozionali, delle proprie capacità di mettere in atto cambiamenti positivi e più funzionali al suo benessere. Il prodotto artistico porta con sé una distanza emotiva che permette al cliente di aggirare controlli e difese e di guardare con più serenità al problema e di verbalizzarlo dandogli un nome, nonché una soluzione.

 

Fonte immagine: derekGavey