La fobia sociale tra sintomi e cause
Anche se in molti hanno paura davanti a un grande pubblico, quando l’ansia supera i livelli di guardia in ogni occasione sociale, si parla di fobia sociale. I sintomi e le cause sono per certi aspetti simili a quelli delle altre fobie: ansia anticipatoria e posticipata, cause temperamentali, ambientali e traumi
La fobia sociale o ansia sociale è un disturbo d’ansia causato da una profonda paura e un senso di disagio quando si sta in presenza di altre persone. La fobia sociale ha sintomi, conseguenze e meccanismi assimilabili a quelle delle altre fobie, come la tachicardia e l’evitamento.
La fobia sociale: dati epidemiologici
L’esordio dei sintomi della fobia sociale è intorno ai 15 anni, anche se ci sono dei picchi anche tra gli 0 e i 5 anni. Questo disturbo ha una durata che varia dai 6 anni (80% dei casi) fino ai 15. In genere si tende a chiedere aiuto intorno ai 30-40 anni, e quindi per molti anni si è in balia della fobia sociale e dei suoi sintomi. A livello cognitivo il fobico è caratterizzato da uno schema negativo che associa un giudizio negativo al proprio comportamento sociale, alle sue conseguenze e alla probabilità che si avverino. Il tutto crea una sorta di vulnerabilità cognitiva che porta a una serie di distorsioni cognitive, cioè manipolazione dei propri pensieri per confermare le previsioni negative.
La fobia sociale i sintomi ansiogeni
L’ansia che accompagna la fobia sociale è tra i sintomi principali di questa patologia ed è a sua volta fonte delle manifestazioni corporee di questa paura: rossore, tachicardia, sudorazione, tremori, bocca asciutta, confusione, fuga, ecc. L’ansia si presenta in varie forme:
• ansia anticipatoria: il fobico anticipa nella sua mente le conseguenze della propria esposizione in pubblico (vergogna, fallimento, senso di inadeguatezza, ecc), fomentando così le reazioni temute prima dell’evento stesso. L’ansia anticipatoria si accompagna a ruminazione mentale e formulazione di giudizi negativi che inducono sentimenti depressivi e l’allontanamento dalle situazioni pubbliche;
• quando il fobico decide di affrontare una situazione sociale temuta, l’ansia lo accompagna durante questo avvenimento. Lo stato di agitazione può effettivamente compromettere la performance (colloquio di lavoro, parlare in pubblico, ecc) confermando le proprie paure;
• ansia posticipata: l’ansia sopraggiunge anche dopo aver vissuto una situazione in pubblico; a prescindere da come effettivamente si sia svolta, la valutazione è sempre negativa. Il fobico tende a ruminare e selezionare tutti gli aspetti negativi creando così un circolo vizioso che fomenta l’ansia anticipatoria.
Le cause della fobia sociale e dei suoi sintomi
Non esiste una spiegazione univoca per tutti i casi di fobia sociale. In effetti, anche il singolo caso sembra essere un connubio tra cause genetiche, ambientali e esperienziali. A livello innato, il temperamento sembra essere un fattore importante in questo disturbo perché determina il grado di introversione/estroversione di ciascuno. Chi è predisposto ad essere meno attratto dall’esplorazione del mondo esterno a favore di un atteggiamento più riflessivo sembra essere anche avere maggiori probabilità di sviluppare una fobia sociale.
Anche la famiglia ha un ruolo importante. In parte è la vita sociale del nucleo familiare che spinge i bambini ad essere già più o meno socievoli, ma ovviamente è l’educazione ad avere un impatto fondamentale. La propensione ad essere giudicati in modo più o meno favorevole diventa la base per giudicare se stessi in modo favorevole e/o sfavorevole. L’ipotesi del trauma o di una serie di esperienze negative è la terza fonte scatenante una fobia sociale. Episodi ripetuti di derisione, vergogna e umiliazione possono modificare l’identità confermando una visione negativa di Sé che deve essere protetta dai rapporti interpersonali. Tutte queste cause ovviamente si rinforzano reciprocamente.
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Fonte immagine: peoplearestrange