Tirocini formativi all'estero: opportunità da cogliere
Il tirocinio all'estero come opportunità di crescita personale ancora prima che professionale. Con la sfida linguistica e i cambiamenti in generale che un'esperienza come questa comporta, il giovane intraprendente non potrà che ricavarne un'importante maturazione
Sarà per le possibilità sempre più scarse offerte dal nostro Paese o per un semplice desiderio di evasione che, insieme alla voglia di allargare gli orizzonti mentali, a un certo punto inizia a farsi strada in chi è più giovane, ma oggi sono sempre di più i ragazzi che valutano come positiva la possibilità di “emigrare” all'estero per svolgere un'esperienza professionale. Ecco, allora, che la prospettiva adottata non diventa più quella del “cervello in fuga” ma, piuttosto, del giovane che, pieno di curiosità, si spinge oltre i limiti territoriali per ricercare al di fuori di essi il meglio per se stesso e scommettere così sul suo futuro, per esempio con un tirocino formativo all'estero.
Il tirocinio formativo all'estero e il suo valore aggiunto
Una scelta, questa, che arricchisce la pratica sul campo con la stimolante sfida linguistica. Il risultato - com'è evidente - sarà allora di perfezionare una lingua straniera che poi andrà a costituire quell'indispensabile valore aggiunto da spendere con successo sul mercato del lavoro. Il tirocinio formativo svolto all'estero, inoltre, più di quello praticato nel Paese d'origine, ha il pregio di far crescere non solo professionalmente ma anche dal punto di vista personale. Le cose, insomma, si fanno più difficili, e per questa ragione diventano occasione di maturazione importante per il giovane che si trova a viverle.
Di fatto ci si trova immersi in contesti completamente sconosciuti, che vanno da quello professionale - e che, ad esempio, può costituire anche la prima vera occasione di lavoro nella vita del tirocinante - alle strade di una città mai visitata prima e in cui si comunica oltre che in una lingua diversa anche con atteggiamenti e modi fare completamente differenti da quelli italiani. Sì, perché pur svolgendo l'esperienza di tirocinio formativo in Europa, la differenza tra un Paese e l'altro rimane comunque palpabile. Il vecchio continente, infatti, se pur unito sotto la comune bandiera dell'Unione Europea, presenta tutta una varietà di culture capaci di renderla decisamente meno omogenea di quanto normalmente si creda. Chi ha la fortuna, o per meglio dire l'ambizione, di svolgere un tirocinio formativo all'estero potrà dunque apprezzare tutto questo, anche se con qualche iniziale difficoltà, e fare così un primo “bagno” nella complessità del mondo.
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