La reputazione online: questione di stile e di sostanza
La reputazione online non è solo ciò che di nostro vogliamo rendere pubblico, ma è l'insieme di contenuti, relazioni social e reazioni ad essi che altri utenti hanno registrato sul Web. Vediamo le mosse migliori e peggiori per far emergere il nostro personal brand
La creazione o il mantenimento della propria reputazione online è un argomento che oggi interessa non solo le aziende, ma anche i privati. I contenuti e i profili che creiamo su Internet non vanno più presi alla leggera, ma costruiti e protetti sempre pensando a chi potrebbe volerci raggiungere per conoscere qualcosa di noi. Non pensiate a maniaci o a stalker, anche gli head hunter usano la rete per conoscere meglio i candidati ad una posizione lavorativa e capire chi ha le caratteristiche professionali (e umane) migliori.
Reputazione e brand
Che si tratti del nostro nome o di un marchio registrato, oggi nella rete è necessario proteggere e coltivare il proprio brand. Per un professionista la visibilità del proprio nome è fondamentale e per questo è opportuno imparare qualche stratagemma se non ci si può permettere un professionista.
Il personal brand secondo l'esperto di comunicazione ed editor online Robin Good, è " un modo per rendere te stesso più riconoscibile rispetto agli altri che operano nel tuo stesso campo – non soltanto attraverso un nome, una grafica, un’illustrazione, un marchio, un logo – ma anche e soprattutto attraverso le idee, il tuo modo di vivere, le passioni e le cause che vai a difendere." Si dice che il "Contenuto è il Re" online, allora impariamo come usarlo efficacemente per promuovere e salvaguardare la nostra reputazione.
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Cosa fare e cosa non fare
Dando per scontato che abbiamo qualcosa da dire e da offrire al mondo, ci sono alcuni consigli che ci permettono di essere riconosciuti e riconoscibili in Rete. Il punto di partenza è quello di offrire qualche competenza che realmente abbiamo (non difficile smascherare un imbroglione) e di diventare il più accessibile possibile.
A questo punto Good offre qualche spunto di riflessione per non rovinare lo smalto della nostra reputazione: non fare false promesse (che saranno sbugiardate in blog e forum con nome, cognome e link), non dichiararsi esperto, ma mostrare le proprie capacità e accettare il confronto con i concorrenti.
Ciò che può migliorare la propria reputazione online invece è: creare un valore aggiunto, condividere risorse e cercare di coinvolgere chi ti segue in una dialogo, realizzare e usare i tuoi stessi consigli nel tuo lavoro e nei tuoi progetti in modo che si riconosca la tua impronta.
La reputazione corre veloce online
Tra gli strumenti più utilizzati per creare una buona reputazione ci sono i social network: per un'azienda questo significa creare un profilo dal volto umano, mentre per il singolo rappresenta un canale diretto e aperto al mondo.
La reputazione diventa quindi il risultato di una valutazione sociale che si basa sui contenuti postati e sulle risposte agli utenti che tutti possono leggere e che vengono riportati anche in forum o blog a tema.
Queste conversazioni hanno un forte peso nella considerazione di prodotti, servizi e professionalità offerti. Creare una personalità/profilo che sia coerente è fondamentale perchè la reputazione del singolo si scontra con migliaia di utenti attenti. Per evitare di incappare in qualche errore agganciatevi alla realtà a voi stessi, senza il timore di nascondere, ma con la voglia di donare le vostre doti migliori.
La credibilità su internet: come costruirla
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