Il Non mi piace su facebook aiuta l'empatia?
Facebook e la sua fama sono agganciate al concetto del "like" che è stato studiato per le sue implicazioni a livello di espressione e comunicazione dell'identità così come dell'empatia. Ma cosa ci potrebbe dire il "non mi piace"?
Il famoso bottone "MiPiace" di Facebook è stata una rivoluzione sia dal punto di vista del marketing, ma anche a livello di comunicazione personale.
Gli psicologi lo hanno studiato anche come canale per trasmettere la propria identità e anche per conoscere meglio gli altri.
Allora cosa potrebbe mai comunicare un bottone "non mi piace"?
Il Mi piace
Quali sono i significati del MiPiace? Si tratta di un complimento per un post o argomento trattato, un sincero apprezzamento che coccola l'ego di un amico, oppure un modo di costruire un'immagine adeguata ai propri scopi, è anche un modo per "trattare" con i clienti e far sentire qualcuno un po' speciale.
A livello sociale diventa anche un modo per costruire un legame con gli altri, per far capire che si è parte di un gruppo o che al contrario, ci si allontana da qualcun altro. La positività del bottone, però, crea condivisione e avvicinamento a qualcuno mettendo in secondo piano il messaggio negativo.
Come si costruisce la credibilità sul web
La novità di Zuckerberg
Marck Zuckerberg, fondatore di Facebook, ha lanciato una nuova idea, ancora da concretizzare, che sembra un sfida: il "non mi piace". L'idea che sembra semplice nasconde in realtà una complicata serie di operazioni tecniche e finanziare, ma soprattutto (finché non verrà testata) potrebbe apportare molti cambiamenti nella comunicazione digitale attraverso il più famoso Social Network.
Quale sia il compito o l'apporto di un "non mi piace", l'idea di Zuckerberg è quella di favorire l'empatia tra utenti soprattutto laddove la risposta al messaggio con un like potrebbe essere fraintesa oppure generare un senso di inadeguatezza. Pensiamo a messaggi di utenti privati che comunicano uno stato d'umore triste oppure la perdita di una persona cara. In questi casi il like potrebbe voler dire che il post non è rimasto inosservato, ma la sua connotazione positiva non lo rende la miglior risposta possibile.
Ma è davvero possibile l'empatia?
L'idea non è male, è vero che spesso il like è un po' fuori posto, ma come per altre innovazioni non si può mai sapere come verrà davvero utilizzata dagli utenti una volta creata.
Il non mi piace non servirà solo a manifestare la propria empatia verso uno stato d'animo negativo, ma ci porterà ad esprimere tutta quella serie di emozioni negative che finora erano rimaste relegate nell'ambito della non risposta.
Il Non mi piace ai post potrebbe sottolineare la lontananza alle opinioni, alle scelte ai contenuti altrui o anche essere usato come ulteriore arma in contesti ancora più spiacevoli come mobbing e cyberbullismo.
Niente paura o meglio, il Non mi piace non distruggerà o peggiorerà le relazioni, si tratta solo di uno strumento, dipenderà da noi usarlo al meglio!
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