Facebook, un freno al pluralismo ideologico?

Pluralismo ideologico significa avere l'apertura mentale per concepire opinioni sfumate e complesse. Come fa Facebook a dare un freno alla nostra vivacità mentale?

Facebook, un freno al pluralismo ideologico?

Facebook non è solo un luogo di scambio, ma anche uno spazio per la ricerca delle informazioni; il suo funzionamento si basa su un algoritmo che cambia in base alle ricerche dell'utente.

Il modo più semplice per manifestare le proprie opinioni è il Like. Ma come può l'apprezzamento impedire l'apertura mentale e il pluralismo ideologico.

 

Il Like su facebook

Facebook è stata una enorme innovazione, non solo per il concetto di Social Network che ovviamente ha delle dimensioni più vaste della creazione di Zuckerberg, ma soprattutto per la presa e l'espansione che ha avuto. Il Like è il simbolo di questa innovazione. Ogni contenuto può essere condiviso o semplicemente apprezzato, creando una differenza di apprezzamento nei confronti di quanto troviamo nella bacheca altrui.

Il valore del Like però ha delle sfumature del tutto personali: mi piace il contenuto, o l'autore oppure si tratta di un'abitudine? Come per le parole anche questo simbolo ha molteplici interpretazioni e anche gli studi di Marketing sanno che il semplice conteggio dei Like non è più un indicatore assoluto.

 

Come avviene il confronto delle idee su facebook?

 

Like e informazioni su facebook

Quali che siano i significati del Like a livello umano, gli esperti del marketing devono usarli per migliorare i loro guadagni e anche la nostra esperienza.

Per verificare come muta l'algoritmo di Facebook a seguito dei nostri Mi Piace la redazione di Wired (nello specifico Mat Hanon) ha condotto un piccolo esperimento: apprezzare ogni contenuto che appare nella bacheca personale. Dopo 24 ore i cambiamenti sono stati:

  • la bacheca personale su desktop e quella mobile (diverse fra loro) erano mutate e quest'ultima mostrava solo post promozionali
  • causalmente il redattore aveva dato dei like a post conservatori e Facebook continuava a proporre solo post simili.

Questo meccanismo che può sembrare funzionale all'utente che ha sottomano contenuti per lui interessanti diventa controproducente.

L'abitudine a leggere informazioni che ci vengono proposte da un algoritmo senza cercarle di propria mano enfatizza la spinta a cercare conferme alle proprie convinzioni creando così una sorta di scatola chiusa che impedisce il pluralismo delle fonti estremizzando le opinioni.

 

Molteplici reazioni su facebook

La grande innovazione di Facebook che riguarda tutti i suoi utenti è l'introduzione di nuovi tasti. All'ormai celeberrimo Like si sono aggiunti i Reactions.

L'obiettivo? Beh quello di allargare la comunicazione del proprio stato d'animo con altre emozioni che rendano meno imbarazzanti alcune situazioni "delicate", come la reazione alla notizia di un lutto.

L'introduzione è stata graduale: inizialmente solo due paesi (lingua inglese e spagnola) con un numero gestibile di iscritti hanno avuto la possibilità di utilizzare le nuove icone per controllarne l'efficacia.

Una ulteriore innovazione associata a questa è che per ogni Reazione ci sarà un proprio contatore. Forse per gli specialisti del marketing sarà semplice pensare a tutte le applicazioni, ma per psicologi e utenti gli effetti di un più ampio vocabolario emotivo sono da scoprire.

 

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