Eco chambers e opinione pubblica
Ultimamente sembra che la Rete sia invasa dalle bufale. In realtà il fenomeno non è così recente, ma sta assumendo conseguenze concrete, vediamo cosa fomenta questo fenomeno.
Post verità? Questo termine ultimamente sta riempiendo molti dei link che ci scambiamo in rete perché pare che sia il nuovo modo in cui l’opinione pubblica co-crea e genera le sue teorie sul mondo.
In realtà non si tratta di un fenomeno nuovo, ma sicuramente il moltiplicarsi delle vie di comunicazione e la possibilità di creare alta visibilità ha contribuito ad aumentare la mole di questo fenomeno.
La post – verità è il fenomeno che stiamo vivendo a causa del quale le notizie che passano attraverso la comunicazione di dati oggettivi sono meno influenti rispetto a comunicazioni che fanno appello alle emozioni e ai sentimenti creando però credenze condivise molto forti. Come si crea la post-verità? Molti fenomeni contribuiscono a crearla, sociali, psicologici e anche tecnologici.
Ciò che contribuisce maggiormente all’irrigidimento di queste convinzioni è la costruzione di una bolla che fa rimbombare solo un certo genere di informazioni: una echo – chamber.
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Informazioni ed emozioni
Guardiamo i social, sfogliamo i quotidiani online, ma quando veramente ci fermiamo a leggere? Facebook ce lo dice attraverso il marketing, le persona apprezzano di più i video: se vuoi catturare l’attenzione di un possibile cliente attraverso il social network, punta sul video e sulle immagini e non sul testo. Ma cosa dicono queste immagini?
Per emergere dall’incessante flusso di contenuti che vengono proposti devono avere un aspetto accattivante che faccia appello al lato emotivo.
Niente di male, finché questo escamotage non viene usato in cattiva fede per diffondere notizie false, spesso da fonti poco attendibili.
Non approfondiamo qui il perché fare questo, ma fatto sta che quando i social o google si accorge che stiamo interagendo con un certo tipo di contenuto, tutto il mondo comincia a rinchiudersi in una stanza.
Dal mondo alla chamber
Internet è la finestra sul mondo, ma guardare tutto il mondo è impossibile, allora ecco che la tecnologia ci viene incontro e una volta che, magari anche per caso, diamo il like ad un contenuto tutta l’informazione a noi destinata risente di questo momento e si crea una camera dell’eco.
Una eco chamber è la camera virtuale in cui entrano solo informazioni che sono in linea con le nostre scelte passate: il continuo riproporci notizie a sostegno delle nostre convinzioni ci convince doppiamente che siamo nel giusto e che non dobbiamo cercare una “seconda opinione”. Da un lato informazioni contrarie non compaiono, dall’altra tutti sembrano dire la stessa cosa, quindi sarà vero!
Questo vale sia che siate persone colte e istruite, sia che vi siate fermati presto nello studiare e l’effetto è uguale per tutti!
Ma ultimamente è l’informazione di bassa qualità, le bufale che stanno prendendo piede con effetti concreti e dannosi per la società.
Come uscire dalla stanza? Beh se il problema nasce da più fonti, probabilmente occorre agire su più fronti.
Da un lato modificare sono i canali che ci devono venire incontro: Facebook ha già stanziato molti fondi per aumentare i controlli sui contenuti, ma forse potrebbe essere utile agire anche sull’algoritmo.
Da psicologa, sarò noiosa, ma credo che occorra agire sullo spirito critico dell’individuo e soprattutto sull’insegnare ai giovani come gestire queste informazioni perché siano più padroni dell’algoritmo e non semplici vittime.
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