Comunicazione assertiva, 5 consigli per parlare chiaro
Comunicare in modo assertivo è funzionale per soddisfare i propri bisogni e affermare i propri pensieri nel pieno rispetto dell'altro.
La comunicazione assertiva è la capacità di comunicare in modo chiaro, onesto ed efficace garantendo lo sviluppo di buone relazioni sociali.
Si associa alla soddisfazione di alcuni diritti fondamentali come la possibilità di dire no, di esprimere le proprie opinioni, disapprovazioni, desideri e sentimenti nel rispetto altrui, non sottostare passivamente alla realtà esterna ma esserne partecipe attivamente, rifiutare una richiesta e ridurre l’insoddisfazione e i sensi di colpa.
È un equilibrio tra un atteggiamento aggressivo dove si cerca di affermare le proprie idee con prepotenza senza considerare il punto di vista dell’altro e la passività che invece porta ad un annullamento del sé e dei propri bisogni, sottomettendosi all’altro.
Chi comunica assertivamente attiva un comportamento di cooperazione con l’interlocutore, in modo responsabile, senza esprimere giudizi sull’altro, rispettando i propri e altrui diritti, esprimendo idee, pensieri e stati d’animo in modo chiaro e sincero.
Ovviamente sono necessarie buone abilità comunicative, consapevolezza di sé e dei propri bisogni e posizioni e un buon livello di autostima. In ogni caso vediamo quali possono essere gli ingredienti per parlare in modo chiaro ed efficace.
Il tipo assertivo parla con sincerità e oggettività
Per essere assertivi bisogna essere sinceri, verso se stessi e verso gli altri. Uno dei modi per essere sinceri è esprimere le cose in modo oggettivo e concreto, senza interpretazioni e pregiudizi. L’oggettività permette di raccontare i fatti in modo chiaro, conciso offrendo all’altro la possibilità di capire la vera natura delle cose e il tuo punto di vista.
Il focus è sul fatto in sé, senza generalizzare, usare epiteti sulla persona, servendosi solamente di una descrizione breve ma completa e reale.
Anche nel caso si dovesse esprimere una critica essa deve essere fatta sempre al comportamento altrui o all’oggetto della richiesta e non alla persona. In questo modo non si va a ledere i diritti altrui facilitando il proseguo della relazione e l’espressione di quanto non è accettato o condiviso. Si riduce la possibilità che il destinatario della comunicazione si senta ferito e toccato nel profondo.
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Il tipo assertivo condivide sentimenti, stati d’animo e pensieri
La comunicazione assertiva prevede l’espressione sincera delle proprie emozioni e dei propri pensieri in relazione alla situazione. Deve essere una comunicazione aperta e priva di vergogna e paura di essere giudicato. Ognuno di noi ha il diritto di esprimere ciò che pensa e prova se ciò non crea danno ad altri ma avviene nel rispetto dei sentimenti, diritti e opinioni dell’altro.
L’apertura permette di dare luce agli aspetti profondi del sé e mostrare empatia e accoglienza all’interlocutore. Per fare questo bisogna avere fiducia in se stessi, consapevolezza dei propri stati mentali e delle proprie necessità e diritti, quindi una buona autostima e accettazione del sé.
Esprimere sia sentimenti positivi che rafforzano la relazione, la fiducia e reciprocità, sia quelli negativi che spesso hanno valore informativo per l’interlocutore magari incapace di coglierli. Importante stare sul proprio sentimento senza colpevolizzare l’altro.
Il tipo assertivo esprimere le ragioni del vissuto
Esprimere lo stato d’animo non basta è fondamentale comunicare all’altro cosa lo ha creato e quale comportamento o situazione sono alla base. Questo permette di fare chiarezza sulle ragioni del proprio disappunto, malessere o al contrario euforia e soddisfazione.
La comunicazione delle motivazioni dello stato d’animo ha come scopo quello di far comprendere all’altro come il suo comportamento influenza chi gli è accanto e in caso di malessere e disagio indurre ad una modifica in futuro del modo di comportarsi e esprimersi.
In caso di sentimento positivo l’affermazione delle ragioni alla base può rinforzare la relazione.
Il tipo assertivo ascolta attivamente e con empatia
Oltre ad esprimere il proprio punto di vista è bene imparare ad ascoltare quello altrui. L’ascolto deve essere attivo ed empatico: essere pienamente coinvolti e attenti a quanto esprime l’interlocutore cercando di cogliere i vissuti profondi, le ragioni dell’agire e i suoi pensieri.
Questo atteggiamento permette di entrare in contatto con l’altro e di rispondere in modo pertinente, chiaro e funzionale, mostrandosi coinvolto e partecipe alla conversazione.
Anche quando siamo in disaccordo è bene mostrarsi attento al punto di vista altrui così da mostrare all’altro il reale interesse nella risoluzione della questione e apertura nel vagliare elementi che siano soddisfacenti per entrambi.
È una dura prova e bisogna essere abili nel non cadere in un atteggiamento passivo o aggressivo ma restare fermi sulle proprie idee pur rispettando quelle altrui.
Il tipo assertivo è collaborativo
L’assertività implica il rispetto altrui e quindi nel comunicare è necessario mostrare ed esprimere la propria disponibilità a trovare una soluzione comune e un accordo.
Comunicare la propria idea non implica imporla, tipico atteggiamento aggressivo, ma esprimerla con fermezza e sincerità per dimostrare il proprio punto di vista derivante dai propri bisogni e interessi e quindi anche l’interesse reale alla circostanza.
Un buon assertivo è un leader capace di considerare i diversi punti di vista e trovare una soluzione che sia ottimale e che non appoggi nessuna posizione esplicitamente, ma le integri nei limiti del possibile. È un atteggiamento costruttivo che va oltre la criticità cercando di raggiungere un obiettivo comune e soddisfacente.
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