Muscoli e leadership: quale legame?
Muscoli e leadership, ma davvero c'è un legame? La forza fisica crea una buona immagine oppure aiuta a guidare un gruppo? scopriamolo insieme!
La forza fisica si associa alla forza mentale e alla capacità di guida: questi i risultati di una ricerca pubblicata dal Journal of Personality and Social Psychology e condotta dall'Università della California.
L'obiettivo della ricerca era quello di verificare quanto l'immagine di una persona forte coincidesse con l'idea che fosse anche capace di assumersi il ruolo di leader.
I partecipanti uomini e donne dovevano osservare delle foto di uomini in canotta a cui era stata misurata la circonferenza dei bicipiti: gli uomini più dotati fisicamente venivano valutati anche più idonei a essere assunti da una società di consulenza. Più muscoli, più leadership!
Nella seconda parte della ricerca i volti dei "candidati" meno dotati venivano attaccati ai corpi più forti: anche in questo caso era la potenza muscolare a prevalere come informazione utile all'assunzione.
I risultati dello studio, secondo i ricercatori, dimostrano che non siamo andati molto lontano, evolutivamente parlando, dai tempi in cui gli uomini dovevano lottare fisicamente per dimostrare il loro valore e mettersi alla guida di un gruppo.
Stereotipi e forza fisica
Cosa c'è alla base di questo studio? La domanda è forse: la forza fisica determina quella mentale? Sicuramente essere in grado di coltivare il proprio fisico potrebbe essere il segnale di:
- capacità di gestione del proprio tempo ,
- amore per se stessi e
- cura dell'immagine.
Credo che però, in questo caso, i muscoli siano il pretesto per attivare una serie di stereotipi negli altri: quando tutti credono in qualcosa questo qualcosa accade. È il meccanismo della profezia che si autoavvera, ovvero la convinzione che un comportamento o un processo sia vero fa' si che gli individui si comportino in modo tale da aumentare le probabilità che ciò diventi vero.
Se la visione di una persona forte fisicamente ci induce a pensare che sia più sicuro, più capace di guidare, allora è anche probabile che le sue indicazioni verranno seguite alla lettera e ci saranno meno contestazioni dimostrando, in ultima analisi, che il capo forzuto è davvero un buon leader.
Il leader attivo
Detto ciò, un po' di attività fisica fa bene a tutti, ma è anche un'arma in più per il bravo leader, sia a livello di gestione del gruppo, sia a livello personale. In questo caso mente e corpo vanno a braccetto! L'esercizio fisico infatti ha diverse qualità per il capo che deve guidare un gruppo:
- permette il rilascio di dopamina e serotonina dando una spinta di energia proattiva
- aiuta a sgombrare la mente acquisendo lucidità
- libera dallo stress e dalla tensione.
La difficoltà? Sarebbe meglio fare sport in mattinata come sostegno durante la giornata; infatti l'attivazione serale potrebbe compromettere il giusto riposo.
Il potere e la mente dei leader