5 trigger sull'ASMR
Trigger contro l'insonnia, per rilassarsi o a tema cibo. L'ASMR, l'orgasmo sensoriale, spopola in rete di audio e video "da far venire i brividi".
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È sufficiente andare su YouTube per imbattersi in video e tracce audio basati su alcune categorie di stimoli sensoriali – i cosiddetti trigger – che promettono di infondere un piacevole rilassamento mentale.
Pensiamo a una persona che ci sussurra qualcosa all’orecchio o al rumore delle unghie sulla tastiera di un pc. Per alcuni potrebbe trattarsi di stimoli “neutri” o appena fastidiosi. Ma altri ne ricavano sensazioni piacevoli e rilassanti.
L’ASMR, denominato per la prima volta da Jennifer Allen, significa “Risposta Autonoma dei Meridiani Sensoriali” (Poerio et al., 2018) dove "autonoma" si riferisce alla soggettività delle reazioni manifestate da alcune persone che sperimentano alcuni trigger ASMR. Il “potere” di questi stimoli sensoriali, infatti, non è uguale per tutti, ma il tipo di reazione varia da individuo a individuo.
ASMR e relax
I trigger ASMR sono determinate tipologie di stimoli sensoriali riprodotti in audio/video tramite microfoni in grado di amplificarli di molte volte e utilizzati per ottenere una sensazione piacevole di relax come formicolii o tingles (piacevoli formicolii diffusi sul cuoio capelluto e lungo la schiena).
Questi stimoli sono prevalentemente uditivi ma spesso associati anche a stimoli visivi e tattili. I trigger più frequentemente richiamati nei video ASMR possono essere raggruppati in 6 categorie:
- sussurri (Whisper)
- grattare delicatamente (Scratching) es. il cuoio capelluto)
- toccare delicatamente in più parti del corpo (Physical touch) es. un pennellino
- tamburellare con le dita su alcuni oggetti (Tapping)
- alcuni rumori prodotti con la bocca (Mouth Sounds).
ASMR contro l'insonnia e il dolore cronico
I trigger ASMR e lo stato di rilassamento ad esso correlato sono spesso utilizzati per combattere l’insonnia (questo risulta essere, infatti, uno degli effetti maggiormente ricercati in rete) e talvolta impiegati sperimentalmente anche a scopo terapeutico soprattutto per alleviare stati depressivi e per gestire il dolore cronico (Barratt e Davis, 2015). Questi risultati sono frutto di studi al momento ancora limitati, l’ASMR sembra essere tuttavia un campo di indagine particolarmente promettente sebbene i suoi effetti sembrerebbero limitati ad una durata essenzialmente a breve termine.
Quest’ultimo aspetto però lo rende particolarmente adatto per tutti coloro che sperimentano una lieve insonnia con difficoltà di addormentamento: chi è positivamente sensibile ai trigger dell’ASMR può beneficiare dei suoi effetti rilassanti e scivolare più facilmente nel sonno.
Trigger ASMR e personalità
Non tutti comunque reagiscono allo stesso modo ai trigger ASMR; come mai tali stimolazioni risultano piacevoli e rilassanti per alcuni, ma essenzialmente prive di attrattiva per altri? I motivi biologici non sono noti. Alcuni hanno tuttavia rilevato che a fare la differenza potrebbero essere alcuni fattori di personalità secondo la nota teoria di Big Five.
Ad esempio, gli individui più sensibili all’ASMR sarebbero caratterizzati da una maggiore apertura all’esperienza sensoriale risultando maggiormente sensibili, fisicamente e emotivamente, ai trigger ASMR (Fredborg, Clark e Smith, 2017). Altri studi sembrano evidenziare, fra queste persone, anche tratti più marcati di depressione, nevroticismo e instabilità emotiva oltre a temperamenti decisamente più introversi, caratterizzati cioè da una maggiore attenzione alle sensazioni interne (Barratt e Davis; 2015).
Questi primi risultati non devono stupire, in effetti coloro che hanno un temperamento più ansioso o più introverso tendono a privilegiare i dati della propria esperienza interna (sensoriale e emotiva) rispetto a quelli provenienti dall’esterno (coinvolgimento in conversazioni, distraibilità per ciò che accade intorno ecc.).
Un esempio è la grande attenzione che i soggetti ansiosi pongono a ogni minima sensazione corporea finendo così per sopravvalutare ogni minima reazione fisica dell’ansia e alimentare un circolo vizioso spessi ingravescente. In queste persone l’AMSR potrebbe sfruttare proprio questa caratteristica sfruttando però a vantaggio del rilassamento fisico e mentale.
AMSR, cibo e mukbang
Vi sono poi alcune declinazioni dell’ASMR dai connotati ancora dubbi che meritano ulteriore attenzione da parte della comunità scientifica.
Ne è un esempio il Mouth Sounds, il trigger ASMR protagonista indiscusso di molti video su YouTube dove i soggetti si riprendono mentre mangiano amplificando i rumori associati al pasto: la carta delle confezioni aperte, il tintinnio delle posate nei piatti, risucchi, fruscii. Un fenomeno, denominato mukbang in cui gli autori mangiano quantità sproporzionate di cibo dando “spettacolo” di vere e proprie abbuffate.
AMSR e fruizione virtuale
L’AMSR risulta dunque un fenomeno più eterogeneo di quanto a prima vista non sembri. Da un lato per la soggettività delle reazioni sensoriali che sollecita a seconda delle idiosincrasia personali. Dall’altro per le fonti, ora più scientifiche ora decisamente più mediatiche, della sua diffusione. Un fenomeno che è, infatti, soprattutto “figlio” delle nuove potenzialità dei social media.
Ed è qui, su uno di questi canali YouTube, che la piacevolezza sensoriale che potremmo ricevere da una persona intima con una carezza, una sollecitazione sensuale o una piccola coccola sembra spersonalizzarsi e smaterializzarsi, affidandosi all’amplificazione patinata del web e, con essa, scindersi da qualsiasi coinvolgimento interpersonale. Si rimane fruitori passivi e distanti di una stimolazione sensoriale avulsa dalla soggettività di colui/colei che la crea.
Non stupisce che alcuni riferiscano di provare, a lungo termine, una sorta di “desensibilizzazione” per questo fenomeno diventando sempre meno responsive ai trigger ASMR…
Bibliografia
Barratt E.L. & Davis N. J. (2015). Autonomous Sensory Meridian Response (ASMR): a flow-like mental state, PeerJ, 3, e851.
Fredborg B. Clark J. & Smith S.D. (2017). An examination of personality traits associated with Autonomous Sensory Meridian Response (ASMR, Frontiers in psychology, 8, 247.
Poerio G.L., Blakey E., Hostler T.J. & Veltri T. (2018). More than a feeling: Autonomous sensory meridian response (ASMR) is characterized by reliable changes in affect and physiology. PloS one, 13(6), e0196645.