Tutte le soddisfazioni del lavoro manuale

Lavoro manuale, troppe volte considerato di serie B e meno prestigioso di altri, oggi può diventare il punto da cui partire per ritrovare valori e competenze tutt'altro che semplici e scontate.

Tutte le soddisfazioni del lavoro manuale

Con lo sviluppo della società moderna e la nascita di professioni di prestigio in cui conoscenza, studio e formazione sono la base, il lavoro manuale ha perso di valore, spesso radicandolo a posizioni inferiori e spesso svalutanti.

Tuttavia negli ultimi anni qualcosa è cambiato, forse per la riscoperta di mestieri del passato, o per la precarietà e bassa paga dei lavori definiti di prestigio, o ancora per il cambiamento nei modi di eseguire certe mansioni e tanto altro.

 

Lavoro manuale: un lavoro definito di serie "B"

Il lavoro manuale - sia esso quello di artigiano, cuoco, cameriere, operaio, giardiniere - è stato vittima di innumerevoli pregiudizi, derivanti da una società abituata a basare il prestigio di una mansione sugli anni di studio, livello di cultura, status sociale e benessere economico.

Questi lavoratori, nonostante i molti anni di formazione sul campo ed esperienza, sono stati spesso considerati meno capaci, meno abili e di conseguenza le loro attività meno degne di nota e considerazione. Se un avvocato, medico, psicologo, ingegnere diceva o agiva in modo non del tutto professionale, era pur sempre più prestigioso e degno di nota di un‘opera fatta da un operatore manuale.

Sono lavori definiti di serie B in cui l’aspetto della manualità viene considerato meno nobile delle operazioni mentali, della comunicazione verbale e delle conoscenze teoriche. Il giudizio sulla mansione è spesso esteso anche alla persona che la svolge considerando questi lavoratori meno intelligenti e quindi anche passibili di prese in giro e pregiudizi, andando talvolta oltre la decenza e la dignità.

 

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Lavoro manuale, le virtù e la riscoperta

Negli ultimi anni diversi fattori hanno portato a una riscoperta dei lavori manuali e a una considerazione maggiormente positiva, andando ad esaltare in essi le caratteristiche virtuose che da sempre caratterizzano i lavori definiti di maggior prestigio.

In particolare si inizia a considerare come un lavoro manuale permetta innanzitutto al lavoratore di garantirsi una stabilità, una quotidianità maggiormente sicura dei lavori più "alti" ma spesso sottopagati e precari.

Inoltre è ricco di fattori, elementi e capacità insostituibili dalle macchine come le abilità percettive, sensoriali, innovative, creative, emozionali e di risposta nell'emergenza, che sempre più caratterizzano anche queste mansioni.

I lavoratori infatti sono chiamati a flessibilità, innovazione, azione rapida e risoluzione estemporanea delle questioni difficili che portano a un allenamento delle abilità di problem solving e pensiero creativo e innovativo, ritenuto tipico delle professioni di maggior prestigio.

Il contatto con il cliente, in una realtà in cui l'apparenza sembra contare molto più della sostanza, del lavoro e risultato, portano anche questi lavoratori a sviluppare e mettere in pratica abilità relazionali importanti, buone doti comunicative, conoscenza del mercato e delle strategie di vendita e anche comprensione del bisogno altrui al fine di soddisfarlo al meglio e con la massima efficienza.

Anche le mansioni che fino a qualche anno fa erano poco considerate e scarsamente valorizzate, diventano oggi realtà importante in cui i giovani, seppur senza laurea, devono acquisire competenze e abilità importanti e tutt'altro che facili, le cosiddette soft skills e abilità trasversali.

Molti ragazzi scelgono scuole professionali o corsi professionalizzanti al fine di acquisire buone competenze pratiche che nel breve periodo possono spendere nel mercato de lavoro, consapevoli che la grande concorrenza e il rapido cambiamento richiedono lo sviluppo di altre doti, di innovazione e di qualcosa che possa davvero fare la differenza.

 

Lavoro manuale e creatività

Una delle caratteristiche che fa la differenza nello svolgere i lavori manuali è la creatività messa in gioco. Nello specifico è il modo in cui si fa un lavoro che lo rende un'opera d'arte e qualcosa di nuovo, bello e di prestigio, non il tipo di lavoro in sé.

I lavoratori non mettono in atto solamente delle azioni con le mani, ma ricercano nel lavoro la cura dei dettagli, dei materiali, della perfezione e l’efficienza, e la manualità diventa uno strumento potente al pari della mente e dell'intelligenza. Nell'agire possono creare, inventare e fare di qualcosa di banale un elemento di successo e prestigio.

Un esempio agli occhi di tutti sono i cuochi, oggi chiamati “chef" che creano opere d'arti nel gusto e nella vista, mettono a frutto la fantasia, portando una semplice pietanza a essere qualcosa di spettacolare e la loro attività lo spettacolo del momento e modello di molti.

Nello sviluppo della creatività e sua messa in atto si acquisiscono abilità come il trovare soluzioni nuove, affrontare i momenti di crisi, nel lavoro e non solo, e caratteristiche che garantiscano la competitività sul mercato, mostrando quell'elemento in più che magari altri non hanno.

Questo cambiamento dona e questi mestieri un maggior prestigio e trasmette un valore importante: non importa se si è psicologo, artigiano, medico, giardiniere, ingegnere, operaio, insegnante... A far la differenza è come si svolge il proprio lavoro, la passione che si mette e il desiderio di fare bene, per sè prima che per gli altri. 

 

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Foto: citalliance / 123rf.com