Rientro a scuola, come superare il problema?
Il rientro a scuola può rappresentare un grande problema. Può venire vissuto come un vero e proprio stress perché coincide con la fine delle vacanze e quindi della presenza costante dei genitori dai quali si può faticare a staccarsi
Questo rappresenta un problema anche per i genitori stessi che possono sperimentare di risposta senso di colpa, frustrazione e percepire un senso di impotenza di fronte al momento stressante dei figli. Ecco qui dunque paio di riflessioni su come aiutare i propri figli a diminuire la sensazione di #stress e ansia da rientro.
Per alcuni bambini che fanno fatica a sperimentare la frustrazione di stare lontano dai genitori, o semplicemente di dover stare a delle regole condivise, il rientro a scuola può rappresentare un grande problema. Può venire vissuto come un vero e proprio stress perché coincide con la fine delle vacanze e quindi della presenza costante dei genitori.
La scuola rappresenta poi un insieme di regole strutturate (e spesso poco apprezzate) oltre che con una serie di doveri e di fatiche inattese. Restando sul precedente argomento, uno dei problemi principali per il bambino può essere rappresentato dalla fatica altri nel distaccarsi dai genitori.
Questo rappresenta un problema anche per i genitori stessi che possono sperimentare di risposta senso di colpa, frustrazione e percepire un senso di impotenza di fronte al momento stressante dei figli. Qui propongo un paio di riflessioni su come aiutare i propri figli a diminuire la sensazione di stress e ansia da rientro ed anzi utilizzare questo momento come evolutivo e come occasione di condivisione affettiva e famigliare.
Questo perché i bimbi possono e devono imparare a gestire le piccole frustrazioni quotidiane per poter crescere e per potersi rinforzare.
La possibilità di sperimentare emozioni che non sono sempre positive, permette ai bambini di sviluppare un senso di SE come individui capace di fare fronte alle piccole difficoltà (purché siano calibrate all'età!) e quindi di sentirsi anche individui felici.
È proprio questa la base dell' autostima: nel bambino (e anche nell'adulto) l'autostima aumenta quando ci si scopre in grado di superare le difficoltà quotidiane con le nostre risorse e capacità! •Il primo suggerimento che voglio proporvi riguarda proprio il fidarsi delle capacità del bambino. I bambini sentono quanto i genitori si fidano di loro, spesso si sentono poco capaci oppure deboli se si accorgono che i genitori hanno dubbi sulle loro capacità.
Questa comunicazione quindi sembra passare per canali inconsci quindi possiamo trasmettere loro messaggi di fiducia- possiamo farlo ripetendo a noi stessi che nostro figlio “Ce la farà, ha tutte le capacità per farcela” magari utilizzando anche strategie di visualizzazione del futuro prossimo come sereno e positivo per il nostro studente.
Il secondo suggerimento riguarda la comprensione della difficoltà del bambino; è fondamentale rassicurare il bambino e non bisogna MAI prenderlo in giro per il suo disagio. Posso invece farlo sentire compreso e accolto nelle sue emozioni magari dicendogli frasi che relativizzino il suo disagio ma che gli facciano capire che passerà. Ad esempio posso dirgli che "Capisco che non vorresti lasciarmi, adesso ti senti triste, ma pian piano starai meglio e ti abituerai”.
L'ultimo suggerimento è quello di non fargli saltare la scuola perché creerebbe un salto. Questo salto lo riporta a dover riaffrontare per molte volte uno sforzo emotivo tutto da capo. Passa poi il messaggio inconscio di sfiducia nei suoi confronti e nei confronti delle sue capacità, facendolo sentire debole e incapace ad affrontare il percorso scolastico. Questi salti di frequenza rendono il rientro molto più complicato.
In ultimo va ricordato che per il genitore si fida della scuola, delle insegnanti e del proprio bambino, trasmettendogli il messaggio “Ti lascio in un posto positivo, che ti farà crescere e divertite e che sarai comunque in buone mani”.