Nuovi genitori per figli tecnologici
I forti cambiamenti avvenuti nella società, in particolare dal dopoguerra ad oggi, hanno inciso significativamente sulle caratteristiche e sull’interpretazione dei ruoli genitoriali; ciò è certamente attribuibile - oltre che a fattori economici, organizzativi e culturali in generale - allo sviluppo rapido ed incessante dei nuovi media che ha modificato i modi e i contenuti della comunicazione tra le persone coinvolgendo inevitabilmente tutti i membri della famiglia.
La tecnologia permette ai bambini e ragazzi di oggi di esplorare mondi prima sconosciuti e di rapportarsi al mondo “quotidiano” in maniera immediata; Internet, playstation, cellulari, ... hanno modificato profondamente la vita intrapsichica e relazionale.
Le camere dei ragazzi sono diventati bunker hi-tech. Gli adolescenti studiano e fanno i compiti mentre la TV è accesa, e nel frattempo navigano sui siti web, si scambiano foto digitali e sms sui cellulari e giocano ai video game.
Ma al di là delle nuove tecnologie, dei nuovi linguaggi, delle nuove modalità relazionali, che esigono nuove competenze e grande attenzione anche da parte degli adulti, restano però nei bambini e negli adolescenti i bisogni di sempre: essere ascoltati nel loro crescere, venire tutelati di fronte a situazioni nelle quali si profilano rischi per la loro crescita.
Come rispondere? I forti cambiamenti avvenuti nella società, in particolare dal dopoguerra ad oggi, hanno inciso significativamente sulle caratteristiche e sull’interpretazione dei ruoli genitoriali; ciò è certamente attribuibile - oltre che a fattori economici, organizzativi e culturali in generale - allo sviluppo rapido ed incessante dei nuovi media che ha modificato i modi e i contenuti della comunicazione tra le persone coinvolgendo inevitabilmente tutti i membri della famiglia.
Pure nella scuola si avverte il divario generazionale; molti insegnanti hanno difficoltà ad interagire con gli allievi quando di mezzo c’è l’informatica perché possono sentirsi in una condizione di inferiorità, non sono in grado di rispondere adeguatamente alle richieste degli alunni; il rischio è quello che venga messa in dubbio la loro professionalità e s’indebolisca la loro identità di docenti di fronte a ragazzi che sanno più e meglio di loro affrontare e risolvere problemi informatici.
Sono necessari genitori, insegnanti, educatori, capaci di parlare e comprendere il loro linguaggio, sensibili alle novità, ai cambiamenti e alle nuove problematiche. E al contempo capaci di dare regole.
DOTT. CARLA MARIA BRUNIALTI
Psicoterapeuta, sessuologa clinica
Centro di Psicologia e Psicoterapia – Rovereto (TN)