Le tecniche di parto dolce
Esistono tecniche di parto gentili e poco invasive – rispetto soprattutto all'ormai onnipresente cesareo – che permettono di vivere la maternità in modo più consapevole. E intraprendere nel miglior modo l’avventura di essere genitori. Ve ne presentiamo tre
Lotus Birth, parto acquatico e parto in casa sono tre collaudate (e affascinanti) tecniche di parto dolce che possono aiutarvi a concludere la vostra gravidanza nel modo più naturale e appagante per voi, vostro figlio e il vostro partner. Qui trovate le informazioni principali e alcuni link per l'approfondimento in rete.
Il Lotus Birth
È una modalità di nascita ancora poco conosciuta in Italia, ma che negli Stati Uniti è praticata da più di trent'anni. A differenza delle tecniche di parto tradizionali, nel Lotus Birth la placenta e il cordone ombelicale non vengono recisi. Si aspetta che si stacchino da soli, in modo del tutto naturale, una volta che si sono seccati. Il processo può richiedere da tre ai dieci giorni, durante i quali la placenta va avvolta in un panno assorbente, avendo l'accortezza di cospargerla di sale. Molti aggiungono anche qualche goccia di olio essenziale profumato.
La pratica del Lotus Birth prende il nome da Claire Lotus Day, un'infermiera californiana. La sua storia è raccontata nel sito ufficiale di Lotus Birth Italia, completo di informazioni – con un lungo e dettagliato elenco dei benefici – e delle risposte alle domande ricorrenti. Molto utile anche la pagina dedicata al Lotus Birth dell'Associazione Parto Naturale, ricca di consigli pratici per il mantenimento della placenta.
Il parto acquatico
L'acqua "diminuisce il dolore, può diminuire la prima fase del travaglio, riducendo i tempi per la dilatazione; diminuisce il rischio di lacerazioni al momento del parto perché l’acqua aiuta la distensione dei tessuti; si riduce l’uso dei farmaci". Così Gigliola Verdicchio, capo ostetrica all'ospedale di Poggibonsi (SI), riassume i vantaggi del parto in acqua nell'intervista a Nostro Figlio.it. A differenza dei Paesi anglosassoni, in Italia il parto acquatico non viene praticato in casa ma esclusivamente negli ospedali attrezzati.
Il parto in casa
Partorire nel calore delle mura domestiche, senza ansia e senza fretta, attorniata dalle cose e dalle persone amate. Il parto in casa è una scelta di sapore antico e insieme rivoluzionario, vista la tendenza all'ipermedicalizzazione della gravidanza che si è affermata negli ultimi anni. Un'alternativa che affascina e incuriosisce sempre più italiane, come testimonia il gran numero di siti disponibili nella nostra lingua. Blog, rubriche e siti dedicati, forum di genitori e ostetriche, associazioni nazionali e regionali: in rete ci si può sbizzarrire. Potete cominciare dagli articoli di Elisabetta Malvagna, giornalista, scrittrice e soprattutto madre di due bambini nati in casa. Li trovate nel blog Partorire senza paura e nella rubrica Parto in casa: perché no?, all'interno di bambino naturale.it.
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